martedì 29 giugno 2010



CUORE SELVAGGIO (Wild at heart,USA 1990)

DI DAVID LYNCH

Vincitore della Palma d'Oro a Cannes nel 1990," CUORE SELVAGGIO" uscì nell'anno di maggior successo di DAVID LYNCH ,lo stesso della trasmissione americana del suo serial, "I SEGRETI DI TWIN PEAKS",inquietante e conosciutissimo thriller a puntate.La premiazione in verità arrivò dopo una decisione molto contrastata,sulla quale fece molta pressione il presidente di giuria,BERNARDO BERTOLUCCI.Ispirandosi vagamente al "MAGO DI OZ",Lynch imbastì una fantasia surreale e spesso violentissima,condita da canzoni di ELVIS PRESLEY:nella pellicola,è NICOLAS CAGE che canta personalmente le versioni dei classici del "King".La giacca di serpente che indossa il suo personaggio,Sailor,viene dal suo guardaroba personale,e l'attore la regalò alla partner LAURA DERN a riprese terminate.Per la violenza molto accentuata,alcune sequenze,nella versione americana,sono più corte o tagliate,come quella in cui per errore Bobby Peru,il laidissimo rapinatore interpretato da WILLEM DAFOE,fa partire un colpo dal proprio fucile che gli asporta parte della testa.Al posto dell'enorme schizzo di sangue nell'edizione americana si vede una grande nuvola di fumo.Lynch chiese alla Dern,per interpretare Lula,che il suo personaggio fumasse una gran quantità di sigarette:l'attrice eseguì la direttiva fumandone tante ed a ripetizione,al punto di svenire. Impressionato da SHERYL LEE e SHERYLIN FENN dopo averle dirette nella puntata pilota di "Twin Peaks",il regista le volle in brevi ruoli anche in questo lungometraggio.La piccola parte sostenuta dalla Fenn, come vittima di un tremendo incidente,che vaga con una gravissima ferita alla testa,secondo Lynch doveva far venire in mente allo spettatore una bambola rotta che si muove:raccomandò così alla giovane interprete,dal viso molto bello,di muoversi a scatti come una bambola di porcellana semidistrutta.DIANE LADD è davvero la madre della Dern,così come il suo personaggio di megera assatanata è la mamma di Lula nella storia.Incassò 14 milioni di dollari in America,ma si sapeva che le fortune di Lynch a livello di box office sono sempre state relative...


domenica 27 giugno 2010



AMERICAN GIGOLO ( American Gigolo,USA 1980)

DI PAUL SCHRADER

Per "AMERICAN GIGOLO" lo sceneggiatore e regista PAUL SCHRADER affermò di essersi ispirato al film di ROBERT BRESSON "PICKPOCKET" .Al secondo lavoro da regista,Schrader considerava questo il secondo capitolo di una trilogia dedicata ai "lavoratori della notte",apertasi con "TAXI DRIVER" diretto da MARTIN SCORSESE e conclusa anni dopo con "LO SPACCIATORE" ,interpretato da WILLEM DAFOE e SUSAN SARANDON.Il progetto non fu facile da realizzare,perchè nell'ambiente di Hollywood la storia risultava troppo ad alta gradazione erotica e presentava scene "rischiose" per un attore. Venne contattato CHRISTOPHER REEVE, e gli venne offerto un milione di dollari,ma l'attore di "SUPERMAN" declinò,definendo il soggetto "sgradevole".Si puntò allora su JOHN TRAVOLTA,che sembrava volesse fare il film, ma sia perchè non andava troppo d'accordo con Schrader,sia perchè voleva avere voce in capitolo sul montaggio finale,e perchè non aveva nessuna intenzione di girare le scene in cui il protagonista compariva interamente nudo,passò la mano,e fu l'occasione per RICHARD GERE.I due attori spesso hanno ricevuto proposte per i medesimi ruoli,e si sono scambiati i film di successo.Nel ruolo della moglie del politico che comprometterà la carriera del marito testimoniando per scagionare dall'accusa di omicidio Julian,il protagonista,MERYL STREEP non accettò la parte perchè non amava il tono del racconto,e JULIE CHRISTIE ,già contattata,si ritirò dal progetto quando parve sicuro che fosse Travolta ad interpretare il film,per poi avere qualche ripensamento,anche se l'ex-modella LAUREN HUTTON aveva già firmato.Molto del guardaroba di Julian Key/Richard Gere porta la firma di GIORGIO ARMANI.E' il primo film prodotto ad Hollywood da una major in cui si vede un nudo maschile frontale.La canzone "Call me "dei BLONDIE fu un grande successo nelle hit parade,e la colonna sonora contribuì a lanciare il veneto GIORGIO MORODER nel mondo del cinema americano. Costato 4,800 milioni di dollari,ne incassò 22 sul suolo statunitense.


venerdì 25 giugno 2010





SUPERMAN-IL FILM (Superman:the movie,USA 1978)



DI RICHARD DONNER
Tra i progetti più ambiziosi del cinema spettacolare anni Settanta,quella di "SUPERMAN-IL FILM" è stata tra le realizzazioni più complicate,e laboriose.La Warner Bros deteneva i diritti del personaggio,dato che all'inizio della decade aveva acquistato la DC Comics,e da qualche tempo si parlava di una trasposizione sullo schermo del celebre supereroe.I produttori YLIA e ALEXANDER SALKIND portarono avanti il progetto,ingaggiando lo scrittore MARIO PUZO,autore de"IL PADRINO":egli preparò una sceneggiatura di oltre 500 pagine,terminandola nella seconda metà del 1975,ed aveva praticamente scritto due film.Anche per questo,successivamente,si realizzò il secondo film della serie in contemporanea con il primo,in larga parte girato dal regista del primo capitolo,RICHARD DONNER.La ricerca del regista non fu facile,anche perchè i Salkind puntarono alto da subito:contattarono,ed ebbero in risposta un netto rifiuto,SAM PECKINPAH,FRANCIS FORD COPPOLA,WILLIAM FRIEDKIN.PETER YATES fu vicino a trovare un accordo,ma lasciò perdere.Si propose la cosa a STEVEN SPIELBERG,sia durante le riprese de "LO SQUALO" che non appena il film superò ogni record di incassi:il giovane regista chiese un compenso troppo alto,e i produttori si tirarono indietro.Sembrò una soluzione GUY HAMILTON,regista di vari 007,che firmò un preaccordo,e cominciò a preparare la produzione del film,che si doveva girare in Italia,agli studi di Cinecittà:per motivi di tassazione e di costi,si optò però per realizzarlo in Inghilterra,anche per la modernità degli studios di Pinewood,e Hamilton dovette rinunciare perchè a causa di tasse non pagate,poteva presenziare sul suolo britannico solo per trenta giorni all'anno,rendendo così improbabile la riuscita di una produzione così grande.Ad Alexander Salkind aveva fatto impressione la spettacolarità di "TERREMOTO",ed interpellò il regista MARK ROBSON che si disse esaltato dalla proposta:solo che uscì "IL PRESAGIO" che piacque ancor di più ai produttori,e si affrettarono a mettere sotto contratto il regista,Richard Donner.Se possono sembrare complesse le trattative per il director,ancor più accidentata la scelta del protagonista:come per il regista,i Salkind avrebbero preferito un nome di peso per impersonare l'uomo in rosso e blu che vola,e i nomi che fecero alla Warner erano di quelli costosissimi e maggiormente in voga.STEVE MCQUEEN e BURT REYNOLDS,i primi nomi della lista,per poi chiedere a CLINT EASTWOOD,che si disse troppo impegnato,ROBERT REDFORD chiese troppi soldi,JAMES CAAN rifiutò dicendo che non c'era nessun verso di fargli indossare un costume da buffone.JON VOIGHT e WARREN BEATTY espressero un secco no,mentre a PAUL NEWMAN venne data la possibìlità di interpretare Superman,il padre Jor-El o Lex Luthor,purchè firmasse,con un contratto da quattro milioni di dollari:l'attore si disse non interessato ad alcuno dei tre ruoli. Nemmeno il cantante-attore KRIS KRISTOFFERSON e l'allora campione di body-building ARNOLD SCHWARZENEGGER accettarono le offerte,e NICK NOLTE avrebbe detto sì solo se gli avessero lasciato interpretare Clark Kent come uno schizofrenico. Dopo l'inatteso successo mondiale di "ROCKY" ,SYLVESTER STALLONE fu per un pò in predicato per interpretare Superman,ma alla fine non accettò,anche perchè venne a sapere che non era gradito da un grosso nome del cast,come spiegherò più avanti. Vista la situazione che cominciava a farsi disperata,la produzione optò per un nome nuovo,anche su suggerimento di Donner,che reputava improbabile che un nome famoso volesse infilarsi nella calzamaglia di Superman,e vennero provinati centinaia di giovani interpreti,finchè un'addetta al casting non propose l'aitante CHRISTOPHER REEVE,adeguatamente bello di viso per impersonare l'Uomo d'Acciaio. Il nemico numero 1 di Superman,Lex Luthor,dalla caratteristica testa calva,venne proposto a DUSTIN HOFFMAN,il quale rifiutò,e vennero presi in considerazione JACK NICHOLSON e GENE WILDER,perchè il personaggio era comunque tratteggiato con ironia nella sceneggiatura:contattato poco dopo l'avvio della produzione,GENE HACKMAN fu celere nel valutare e dare una risposta ai Salkind,così ebbe la parte,anche se tempo dopo disse in un'intervista che si sentiva in colpa per aver accettato un ruolo "non da attore serio".Ma poco dopo ritornò sui suoi passi,ed infatti prese parte anche al sequel.Ingaggiare MARLON BRANDO nel ruolo di Jor-El,padre dell'eroe,fu meno semplice:tra i motivi della realizzazione nel Regno Unito,anche i problemi di Brando a girare in Italia,dato che il processo per "ULTIMO TANGO A PARIGI" aveva lasciato strascichi giudiziari poco simpatici.In più,come per "Il padrino",Brando volle avere voce in capitolo sull'ingaggio,o meno,di alcuni membri del cast:come non volle Burt Reynolds come Sonny nel film di Coppola,la star si espresse negativamente sulla candidatura di Stallone come protagonista,ritenendolo antipatico.L'attore italoamericano si impermalì notevolmente,anche perchè aveva da sempre Marlon Brando tra i suoi idoli,e sicuramente il suo stile recitativo espresso nel primo titolo sul pugile di Philadelphia risente dell'ispirazione del Terry Malloy di "FRONTE DEL PORTO",giungendo a denunciare per diffamazione Brando.Il quale pretese,ed ebbe,3,700 milioni di dollari subito,per 11 giorni di lavorazione e scarsi venti minuti iniziali nel film, più l'11,75 % sugli incassi lordi definitivi della pellicola,giungendo a totalizzare 19 milioni di dollari in tutto(Hackman ne prese due invece).Brando,come anche Puzo,fece causa ai Salkind perchè pare che non gli abbiano mai corrisposto per intero la cifra pattuita.Alcune delle riprese,infatti,realizzate con la star di "APOCALYPSE NOW" i produttori volevano usare come flashbacks in "SUPERMAN II",ma non poterono perchè appunto c'era una causa in corso.Reeve,pur alto e fisicamente prestante,non aveva muscoli a sufficienza per essere un credibile "Man of steel":si fece quindi preparare da un esperto di pesistica che aveva già recitato in "ARANCIA MECCANICA" ed aveva appena impersonato il malvagio Darth Vader in "GUERRE STELLARI":era l'inglese DAVID PROWSE.Donner,tuttavia,non era entusiasta dello script di Puzo,e contattò ROBERT BENTON,noto sceneggiatore ed autore teatrale,futuro regista di "KRAMER CONTRO KRAMER" per rimettere mano al copione:l'apporto di Benton non è stato comunque accreditato. I titoli di testa del film costarono più di un intero lungometraggio di medio costo dell'epoca.Fare volare Superman richiese particolare attenzione e perizia:rendere credibile il volo del supereroe non era per niente semplice,e richiese numerosi tentativi e stratagemmi. Si passò dal catapultare un manichino per aria ad un aeroplanino telecomandato dipinto in modo da farlo apparire da lontano Superman,fino a teorizzare di inserti cartoon per le sequenze del volo.La produzione infine decise di utilizzare un sistema misto di lenti speciali per lo zoom e di accelerare la ripresa,per creare l'illusione del movimento per aria di Reeve.Questo per le scene da solo,mentre quando compariva con oggetti o altri personaggi,si utilizzarono un'illuminazione che nascondesse il set attorno e l'equipaggiamento per sostenerlo sospeso. Richard Donner girò praticamente il 75 % del seguito del film,ma dopo discussioni molto accese con i produttori,venne rimpiazzato da RICHARD LESTER,che rigirò in parte cose già realizzate dal collega.Reeve cambiò talmente fisionomia allenandosi durante la lavorazione,che dovette girare di nuovo alcune scene che lo raffiguravano più magro.La scriminatura tra i capelli di Clark Kent è inversa a quella di Superman.Hackman,restio a rasarsi a zero per impersonare Luthor,preferì invece indossare buffe parrucche per quasi tutto il film,eccetto una calotta che lo faceva sembrare completamente calvo,nell'ultima scena che riguarda il villain.Per interpretare Clark Kent,Reeve si ispirò al CARY GRANT di "SUSANNA".Furono molte le scene,anche viste nei trailer,che non trovarono posto nel montaggio finale,anche per non sovraccaricare di un'eccessiva durata la pellicola.Fu di Marlon Brando l'idea di far indossare costumi con la "S" che fregia la tradizionale veste di Superman anche al suo personaggio ed agli altri kryptoniani.Per realizzare la scena in cui Clark calcia un pallone da football americano e lo lancia ad un altezza incredibile,venne piazzato uno speciale cannoncino sottoterra che sparò la palla altissima.Durante la parte della lavorazione che si svolse a New York,ebbe luogo il celeberrimo black-out che bloccò la metropoli,nel 1977.La scena dell'elicottero,in cui Superman soccorre Lois Lane sollevando il mezzo,prevedeva inizialmente che la donna precipitasse e il supereroe la raccogliesse volando:Donner la volle ancora più spettacolare,e così fu. "Superman" sorpassò "IL GIGANTE",fino ad allora il più costoso portato avanti dalla Warner.Tra i capricci di Brando, anche il non voler memorizzare assolutamente nemmeno una riga della parte da lui interpretata.Addirittura si fece trascrivere le sue battute sul drappo che avvolge il figlioletto che Jor-El spedisce via da Krypton prima del disastro.E per giunta,il divo suggerì che la sua interpretazione dovesse consistere nel rappresentare il padre di Superman come una luminescenza,con la sua voce fuori campo che dialogava con il figlio:incerti se questa fosse una burla dell'attore o una sua intenzione,i produttori gli risposero picche.Dato che Christopher Reeve era un signor Nessuno all'epoca,i titoli ed i manifesti riportano Brando e Hackman come nomi principali.Il compositore JOHN WILLIAMS utilizzò la stessa orchestra che aveva suonato la colonna sonora di "Guerre stellari".Le scene riguardanti Marlon Brando e Gene Hackman vennero girate per prime,perchè i due attori erano quelli con più progetti in ballo e contratti firmati. Donner sopportava a stento la presenza assidua dei Salkind sul set, sostenendo che gli stavano col fiato addosso.Lester venne assunto per fare da mediatore tra il regista ed i producers,che avevano smesso di parlarsi.La prima versione del costume di Superman era di un blu più scuro,ma sembrava divenire trasparente vicino al blue screen u tilizzato per gli effetti speciali.Per aver apertamente sostenuto Donner nella querelle contro i produttori,MARGOT KIDDER vide ridursi,in "SUPERMAN III" la parte a poco più di un cameo.Alla sua uscita,il quarantesimo anniversario della serie a fumetti,"Superman" fu il sesto incasso di tutti i tempi. In America incassò 134 milioni di dollari, più altri 166 nel resto del mondo,per un totale di 300 tondi tondi.


mercoledì 23 giugno 2010



LA CALDA NOTTE DELL'ISPETTORE TIBBS (In the heat of the night,USA 1967)

DI NORMAN JEWISON

Da un giallo di John Ball,un film poliziesco che in realtà pone il suo senso su un eroe nero,tra le prime volte ad Hollywood,che si scontra con un ambiente razzista e si guadagna infine il rispetto della comunità che lo osteggiava per il colore della sua pelle.Ambientato a Sparta,nell'Illinois, dopo un iniziale decisione di realizzare la pellicola nel Mississippi,perchè SIDNEY POITIER insistette per evitare problemi alla lavorazione,giacchè alcuni lungometraggi girati nel Sud degli States,ad esempio in Lousiana,avevano conosciuto tali imprevisti.Solo alcune scene in cui vengono riprese piantagioni di cotone furono girate dalla troupe in Mississippi,perchè in Illinois non ne esistevano di così grandi e rigogliose.Il protagonista,l'ispettore coloured Virgil Tibbs arriva all'inizio e riparte nel finale con il medesimo treno,il Gulf ,Mobile and Ohio Railroad.ROD STEIGER usava un accento del Sud anche fuori dal set per tutta la durata delle riprese.Pur se ambientato in un'estate del Mississippi,il film fu girato in autunno in Illinois,e gli attori,nelle scene notturne,dovevano tenere in bocca pezzetti di ghiaccio per non emettere vapore mentre parlavano.Su richiesta del regista NORMAN JEWISON , il poliziotto interpretato da Steiger doveva masticare chewing-gum per quasi tutto il film:l'attore inizialmente fu recalcitrante,ma poi prese gusto evidentemente all'abitudine,giungendo a consumare 263 pacchetti di gomme durante la lavorazione.La scena del dialogo tra Poitier e Steiger,nella casa abitata dal poliziotto bianco,fu quasi tutta basata su battute improvvisate dai due interpreti.Vincitore di cinque premi Oscar,tra cui miglior film,regia ed attore protagonista (Steiger),ebbe due seguiti,di minor successo,come "OMICIDIO AL NEON PER L'ISPETTORE TIBBS" e "L'ORGANIZZAZIONE SFIDA L'ISPETTORE TIBBS".



domenica 20 giugno 2010



UN DOLLARO D'ONORE (Rio Bravo,USA 1959)

DI HOWARD HAWKS

E'uno dei film più belli del genere western,eppure nasce da uno spunto antipatico. Il successo di "MEZZOGIORNO DI FUOCO" ,del cui finale JOHN WAYNE ebbe a dire "E'la cosa più antiamericana che abbia mai visto.".Sia Wayne che HOWARD HAWKS volevano realizzare una risposta all'offensiva antimaccartista del film di FRED ZINNEMANN, visto che Hawks riteneva che non fosse verosimile la rappresentazione di uno sceriffo che rimaneva isolato e fosse costretto a chiedere aiuto alla comunità da lui difesa.Del resto,Hawks,grande regista,doveva essere uno dal carattere non esattamente affabile:HARRY CAREY JR.,scritturato e apprezzato caratterista,ebbe tutte le sue scene tagliate perchè si rivolgeva al director chiamandolo "Howard" e non "mister Hawks".Per i primi quattro minuti del film ,non ci sono assolutamente dialoghi.Fu la ventiduesima collaborazione tra Wayne e WARD BOND,altro rappresentante della destra repubblicana di Hollywood.Tra l'altro,il caratterista dovette abbandonare il set prima del termine delle riprese perchè aveva sottoscritto un altro contratto:la scena della morte del suo personaggio venne ripresa da lontano perchè interpretata dalla sua controfigura.Saputo dell'irritazione di Wayne e Hawks per il suo film,GARY COOPER volle rilasciare una dichiarazione ufficiale alla stampa che aveva trovato il film "rumoroso,e poco credibile". Per assicurare la parte del vicesceriffo alcoolizzato Dude a DEAN MARTIN,il suo agente suggerì ad Hawks che sarebbe stato un ruolo molto nelle corde del suo assistito:il regista accettò di incontrare il cantante-attore la mattina dopo.Martin si presentò alle 9,30 dopo aver terminato uno show nella notte ed aver preso un aereo in tempo per presentarsi all'appuntamento.Hawks,fortemente impressionato dall'aria stropicciata del divo,disse che bastava vestirlo col costume di scena e sarebbe subito diventato il Dude che aveva in mente.Il regista dette l'indicazione a Martin che doveva recitare un ubriacone,non un cowboy.E'stato il primo film diretto da Hawks dopo quattro anni,dal flop di "LA REGINA DELLE PIRAMIDI",primo vero fiasco della sua carriera.Fu l'ultimo film in cui Wayne indossò il cappello da cowboy che portava da "OMBRE ROSSE" in poi in ogni western:per la maggior parte del lungometraggio,Wayne porta il cappello all'indietro per avere un'espressione più cordiale e bonaria,ma quando il tono del racconto si fa più drammatico,nella seconda parte,il cappello viene indossato più sulla fronte per imprimere più durezza al personaggio.Hawks inizialmente non era intenzionato ad assumere nel cast il giovane cantante RICKY NELSON,considerandolo troppo giovane,troppo poco credibile e fisicamente inadeguato al ruolo:dopo ammise che il suo nome sui manifesti apportò buona parte degli ottimi incassi del film.Le gambe di ANGIE DICKINSON furono assicurate ai Lloyd di Londra dopo questa pellicola. Il plot del film è stato usato per due remake non ufficiali diretti da Howard Hawks, "EL DORADO" (1967)E "RIO LOBO"(1970).Per affermazione dello stesso, QUENTIN TARANTINO fa vedere questo film ad ogni donna con cui sia intenzionato ad intraprendere una relazione:se a lei non piace,il menage non prosegue....

sabato 19 giugno 2010




DRACULA ( Dracula,USA 1931)


DI TOD BROWNING
E' la prima versione ufficiale del romanzo di BRAM STOKER ,con una sceneggiatura basata però sull'adattamento teatrale del romanzo andato in scena con successo in Inghilterra.La Universal Pictures acquisì i diritti di sfruttamento del libro nel 1927,annunciando l'assegnazione della parte del conte demoniaco a LON CHANEY,il genio del trasformismo orrorifico:purtroppo a Chaney venne diagnosticato un cancro,che lo portò alla morte prima che il film cominciasse la lavorazione vera e propria.Il ruolo di Dracula venne così assegnato all'attore che così bene lo aveva impersonato sul palcoscenico,l'ungherese BELA LUGOSI. E la scelta fu ben azzeccata,perchè l'interprete portò carisma ed enfasi drammatica al personaggio,tale da risultare per molti la versione definitiva ed indimenticabile del vampiro più celebre di sempre. A causa della restrizione dei budget dovuta alla Grande Depressione,il progetto subì uno slittamento di tre anni, e si girò sul medesimo set,e negli stessi tempi di riprese,una versione recitata in spagnolo per i mercati di lingua ispanica.Inoltre,il set costruito per il castello di Dracula venne mantenuto per anni come scenario di altri film,horror e non,sia per la perizia con cui era stato allestito,sia per risparmiare su costi di altri lavori.L'intero film fu girato in sequenza,sempre per risparmiare sul budget. La forte disorganizzazione imperante sul set fu tuttavia portatrice di numerosi problemi,che rese il ricordo della lavorazione indigesto per molti della troupe e degli interpreti che vi presero parte, al punto che alcuni,come l'attore DAVID MANNERS,che interpreta Jonathan Harker, non vollero mai vedere il film compiuto.Benchè una leggenda di Hollywood voglia che Lugosi non sapesse parlare inglese e quindi il suo Dracula parli relativamente poco,non è vero:l'attore viveva in Inghilterra e lavorava sui palcoscenici,ed il suo inglese era fluido,seppure con accento da straniero,la scelta di dare scarsezza di battute al suo conte vampiro fu soprattutto per conferire mistero al personaggio.Le grandi ragnatele sulla scalinata del castello di Dracula furono realizzate con il supporto di una betoniera.E se ci si fa caso,i morsi sul collo delle vittime,elemento tradizionale dei film sui vampiri,non vengono mai mostrati.Per rendere più magnetico lo sguardo del conte, il direttore della fotografia KARL FREUND faceva puntare la luce di due minuscole torce negli occhi dell'interprete,che da par suo non sbatte mai le palpebre mentre è ripreso.Nonostante l'enorme successo della sua caratterizzazione,Lugosi ha interpretato Dracula solo un'altra volta sullo schermo,nonostante le corpose offerte,in "IL CERVELLO DI FRANKENSTEIN",parodia con Gianni e Pinotto dei mostri della Universal:schiavo della morfina,ridotto in miseria e ossessionato dalla sua migliore interpretazione,l'attore si fece seppellire con indosso il mantello del conte.La musica dei titoli di testa è "Il lago dei cigni" di Tcaikovski,che attraversa il film in altri momenti.A TOD BROWNING la produzione impose di non filmare Dracula che uccide Renfield dissanguandolo,perchè il contesto lasciava percepire un sottofondo omosessuale:in una nota viene specificato che il vampiro deve "attaccare solamente donne".

giovedì 17 giugno 2010



THE WRESTLER (The wrestler,USA 2008)

DI DARREN ARONOFSKY

Un progetto nato con l'obbiettivo di avere MICKEY ROURKE come protagonista,in un personaggio che pare essergli cucito addosso,da quanto gli assomiglia ed è credibile nella sua intensa interpretazione:però la casa di produzione, la Wild Bunch See More, non poneva gran fiducia nello scontroso carattere dell'ex-star degli anni Ottanta,e caldeggiava NICOLAS CAGE come interprete principale per rendere più vendibile il film.Ma il regista DARREN ARONOFSKY voleva assolutamente l'attore di "ANGEL HEART" ,spuntandola infine. Girato in 40 giorni, "THE WRESTLER" è costato poco,ed in proporzione,pur non essendo un campione di incassi,è un lungometraggio di cui molto si è parlato sulla stampa,ha rilanciato un divo perduto,facendogli ottenere la sua prima nomination assoluta all'Oscar, e facendolo diventare il vincitore morale della notte degli Academy Awards.Nè BRUCE SPRINGSTEEN,che ha composto ed interpretato la canzone dei titoli di coda omonimamente intitolata,nè Rourke,hanno avuto un compenso fissato per lavorare al film:la rockstar lo ha fatto per amicizia verso l'attore in cerca di riscatto.Per "creare" Randy "The Ram" si sono ispirati a due veri lottatori di wrestling degli anni Ottanta:HULK HOGAN e RANDY "Macho Man" SAVAGE.Il look con lunghissimi capelli biondi e l'assetto muscolare estremamente "gonfio" vengono da Hogan e sia il nome che la mossa caratteristica del "volo" a braccia aperte saltando giù dal palo del ring viene da Savage.L'ingresso al suono di "Sweet child o'mine" dei GUNS'N'ROSES è in omaggio agli ingressi di Rourke durante la sua breve carriera di boxeur,salutati sempre dal medesimo brano.Per dare maggiore verità alla sequenza,la prima scena in cui Randy "The Ram" lavora al banco di un supermarket fu realizzata,improvvisando,con veri clienti dell'esercizio che non erano stati avvisati delle riprese.Il wrestler RODDY PIPER,che ha preso parte al film in un ruolo minore,è rimasto tanto coinvolto dal film che si mise a piangere alla prima della pellicola,dopo la fine della proiezione.A Venezia,il film ha rischiato fortemente di vincere sia il Leone d'Oro per il miglior lungometraggio,che la Coppa Volpi per il miglior protagonista:WIM WENDERS,presidente di Giuria,impugnò il regolamento contro i suoi giurati ribadendo che non è possibile,per statuto del festival,dare due premi così importanti allo stesso lavoro.Rourke dichiarò che era comunque orgoglioso di aver contribuito all'affermazione di una pellicola che amava tanto.La scena finale,che vede "The Ram" librarsi nel salto contro l'avversario e stacca sui titoli di coda introducendo la canzone di Springsteen,si chiude così per lasciare il pubblico libero di scegliere se il protagonista vivrà o soccomberà all'attacco cardiaco che è in corso.Costato 6 milioni di dollari,ne ha incassati 26 sul suolo americano,e altri 18 a livello mondiale:un totale di 44,quindi comunque un film redditizio.

mercoledì 16 giugno 2010




PHILADELPHIA (Philadelphia,USA 1993)


DI JONATHAN DEMME
Il titolo del film doveva essere "A rischio",oppure "Gente come noi", ed ancora "Probabile causa":infine,si scelse di intitolarlo "Philadelphia",con amara ironia,dato che il nome della città viene da "Philos adelphos", e significa "Venite fratelli".Dato che si parla di discriminazione,il concetto di fratellanza ne è all'esatto opposto.Per il ruolo di Andrew Beckett inizialmente si parlò di MICHAEL KEATON,ANDY GARCIA e DANIEL DAY LEWIS,sul quale soprattutto il regista JONATHAN DEMME puntava:poi l'autore prese la decisione di volere un attore brillante per una parte così drammatica,per colpire maggiormente il pubblico.Considerarono sia BILL MURRAY e ROBIN WILLIAMS,ma venne preferito TOM HANKS:invece,erano anni che Demme voleva lavorare con DENZEL WASHINGTON,che aderì prontamente al progetto. Il film fu girato in sequenza,cosa non tipica ad Hollywood.Il progetto partì perchè Demme voleva che persone per cui l'AIDS era un fenomeno pressochè sconosciuto,con la visione del film prendesse coscienza di cosa significasse realmente:pensò che con l'apporto di una canzone di BRUCE SPRINGSTEEN il successo dell'operazione sarebbe stato facilitato,e in effetti sia il lungometraggio che il brano "Streets of Philadelphia" furono tra i più importanti del 1993/94. Le scene in tribunale vennero davvero riprese in una corte,lasciata usare dal municipio di Philadelphia.Tom Hanks perse quasi 10 kili progressivamente per interpretare il deperimento di Andrew Beckett,mentre inizialmente l'avvocato interpretato da Denzel Washington doveva essere un italoamericano.Molti attori impiegati in piccoli ruoli avevano già presenziato nel lavoro precedente di Demme,"IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI".I filmini proiettati nel finale del film riprendono davvero un piccolissimo Hanks bambino.Il film vinse l'Oscar per il migliore attore protagonista (Hanks).Costato 26 milioni di dollari,ne incassò 77 sul mercato americano,e altri 129 nel mondo,per un totale di 206.


sabato 12 giugno 2010






WALL STREET (Wall Street,USA 1987)




DI OLIVER STONE

"PLATOON" ebbe un impatto forte da subito sul grande pubblico, e l'attivissimo OLIVER STONE,ancor prima che il suo film sul Vietnam vincesse quattro premi Oscar godeva già di forte credito presso i produttori:rimuginando su progetti da avviare,concordò con lo sceneggiatore STANLEY WEISER di stendere una sceneggiatura che parlasse di un delitto e castigo a Wall Street,su due personaggi che trovavano il modo di arricchire in breve tempo a scapito di molte persone ed intrallazzi poco chiari,e che venivano scoperti e puniti. Stone volle ambientare la storia nel 1985,a seguito degli scandali ruotanti attorno al mondo della grande finanza accaduti in quell'anno e nel seguente.Inizialmente il film doveva intitolarsi "Greed" (Avidità),che fu anche il titolo di lavorazione:successivamente venne cambiato nell'attuale.Weiser raccontò che molto del modo di fare di Gordon Gekko fu ispirato dalla grinta e dal concitato ed incalzante sistema di rivolgersi al prossimo dello stesso Stone.Per il ruolo del giovane broker d'assalto Bud Fox, TOM CRUISE chiese personalmente ad Oliver Stone di prenderlo per la parte,ma il regista aveva già promesso a CHARLIE SHEEN,con il quale aveva appena lavorato in "Platoon",di fargli fare il suo nuovo film:tuttavia promise alla giovane star di "Top Gun" che presto avrebbero lavorato assieme ad un grande progetto,ed era vero perchè due stagioni dopo girarono "NATO IL QUATTRO LUGLIO". Nel dar volto invece al cattivo Gordon Gekko,la 20th Century Fox contattò WARREN BEATTY,che però non era interessato a prender parte a questo film:Stone invece offrì la parte a RICHARD GERE,che non accettò.Fu allora,nonostante che molte conoscenze dell'ambiente gli avessero consigliato di non cercarlo,perchè era opinione comune che sapesse fare il produttore meglio di quanto sapesse recitare,e che passava molto del suo tempo sul set al telefono nella sua roulotte, che cercò MICHAEL DOUGLAS.L'attore,che aveva colto un ottimo successo personale nei due film avventurosi "ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE" e "IL GIOIELLO DEL NILO" stava cercando parti più "dark" ed ambigue,e il regista lo ritenne capace di interpretare un "villain" che però sapesse essere anche affascinante. Douglas fu entusiasta della sceneggiatura e accettò al volo. I problemi per il cast furono dati dalle donne:DARYL HANNAH faticava ad entrare nel ruolo,e cominciò a dare problemi a tutta la troupe con il suo nervosismo,Stone ammise tempo dopo che avrebbe dovuto sostituirla,seguendo il consiglio di un pò tutti quelli che avevano lavorato alla pellicola,mentre SEAN YOUNG non andava assolutamente d'accordo con Sheen,e avrebbe preteso la parte andata alla bionda collega.Per il ruolo del padre di Bud Foxx,Stone pensò inizialmente a JACK LEMMON ,ma su suggerimento di Charlie Sheen,ne ingaggiò il vero padre, ,MARTIN SHEEN.La Hannah non ha mai visto il film finito,definendo in interviste che lavorarvi fu "un'esperienza dura,e che con Oliver Stone è stata una collaborazione infelice."Anni dopo i due si sono chiariti,e l'attrice fu molto più positiva nelle sue dichiarazioni a proposito dell'esperienza.Pare che quando Foxx va nell'ufficio di Gekko per la prima volta e si chiude la porta alle spalle,si senta un ululato di un lupo soffuso.E' l'unico film ad essersi aggiudicato sia un Oscar per un miglior attore (Douglas) che un Razzie per il peggior interprete (Hannah),e l'unico film di Oliver Stone ad avere un sequel,l'imminente "WALL STREET:IL DENARO NON DORME MAI".La celebre battuta pronunciata da Gekko "L'avidità è buona,l'avidità è giusta." è ispirata al discorso di un pezzo grosso di Wall Street,Ivan Boesky fatto all'università della California nella cerimonia d'apertura dell'anno scolastico 1986,che sosteneva una tesi del genere.Non ripetè il successo di "Platoon",incassando 43 milioni di dollari,ma negli anni è divenuto un film a modo suo di culto.



venerdì 11 giugno 2010




CHINATOWN (Chinatown,USA 1974)


DI ROMAN POLANSKI
Pare che "CHINATOWN" fosse una sceneggiatura di oltre trecento pagine,che fosse l'inizio di una trilogia con il detective Jake J.Gittes al centro,e che non fosse facile trovare un regista che volesse trasformarla in film.Venne eliminata la voce narrante di Gittes che appesantiva,secondo ROMAN POLANSKI,la narrazione, e dopo questa prima scrematura lo script divenne di 180 pagine. Allo sceneggiatore ROBERT TOWNE erano stati offerti 175,000 dollari per scrivere un adattamento de "IL GRANDE GATSBY",ma egli rifiutò e ne accetto 25,000 per scrivere una storia originale,quella appunto di "Chinatown".Quell'adattamento fu realizzato da FRANCIS FORD COPPOLA.Dopo essere stato proposto a PETER BOGDANOVICH,il film venne affidato a Polanski.L'autore de "L'ULTIMO SPETTACOLO" dichiarò in seguito che era la più grande occasione persa della sua vita.Il nome Gittes fu dato definitivamente su suggerimento di JACK NICHOLSON,in quanto era il cognome di un suo amico produttore.Per il ruolo di Ewelyn Mulray,il produttore ROBERT EVANS spingeva per assegnarlo a sua moglie ALI MCGRAW:quando lei lo lasciò per STEVE MCQUEEN,ovviamente la cosa decadde,e si pensò a JANE FONDA,mentre il regista avrebbe voluto JULIE CHRISTIE.Non essendo interessata al progetto l'attrice inglese,venne scelta FAYE DUNAWAY.Sotto i vestiti di scena Nicholson indossava magliette con sopra impresso "Jake J.Gittes",a sua detta per sentirsi di più quel personaggio.Grande appassionato della squadra di basket dei Lakers,l'attore si portava dietro sul set una piccola tv portatile,in cui tra una ripresa e l'altra guardava i match della sua amata squadra:durante una forte discussione tra l'interprete e Polanski sul set,la tv venne sfasciata dal regista. Le liti non mancarono neanche con la Dunaway,da parte dell'autore,che giunse a prenderla per i capelli e strappargliene alcuni durante uno dei più violenti diverbi. La scena in cui a Gittes viene squarciato il naso con un coltello a serramanico da parte di un tirapiedi della mala impersonato dallo stesso Polanski,è stata una delle più difficili da girare,perchè per verosimiglianza il regista volle che fosse usato un vero coltello,e Nicholson si ferì leggermente perchè si mosse.Dopo lo strabordante successo de "IL PADRINO",che rimanda all'epoca ed agli argomenti trattati in questa pellicola,il produttore Evans avrebbe voluto una fotografia più seppiata per il film,ma Polanski respinse con forza quest'idea.Inoltre,ebbe contrasti anche con Towne perchè pretese che la sceneggiatura venisse completamente riscritta con lui al suo fianco mentre lo sceneggiatore lavorava:Towne si disse molto irritato dall'atteggiamento del director.Il trucco e lo sguardo di Faye Dunaway erano ispirati a quelli della madre di Polanski,che dette indicazioni all'attrice per ottenere l'effetto di una donna molto sensuale degli anni Quaranta.Dopo alcune riprese in cui la scena in cui Gittes,scoperte cose importanti,prende a schiaffi la Mulray,non veniva abbastanza convincente per il regista,la Dunaway chiese a Nicholson di schiaffeggiarla veramente:sebbene riluttante,l'attore lo fece e quella stampata è questa versione.Fu l'ultimo film girato da Polanski negli Stati Uniti,dai quali si allontanò dopo l'accusa di violenza sessuale ai danni di una minorenne,faccenda sempre rimasta poco chiara e per la quale attualmente l'autore è ai domiciliari in Svizzera.Sul finale ci furono accese divergenze:per lo sceneggiatore ci doveva essere un lieto fine,per il regista una conclusione tragica.Come sa chi ha visto il film,la spuntò Roman Polanski,ed anni dopo Towne ammise in un'intervista che era stata presa la giusta decisione.L'autore invece,sempre anni dopo,dichiarò che dopo la personale tragedia della moglie SHARON TATE assassinata dalla banda di CHARLES MANSON non poteva che vedere negativamente ogni sviluppo di una storia da lui diretta.Candidato ad undici premi Oscar,vinse solo quello per la miglior sceneggiatura originale.Incassò all'epoca poco meno di 30 milioni di dollari.


martedì 8 giugno 2010





IL DOTTOR ZIVAGO (Doctor Zhivago,USA/I 1965)



DI DAVID LEAN
Il censuratissimo,in patria,romanzo di BORIS PASTERNAK, "IL DOTTOR ZIVAGO" uscì nel 1956,fece vincere il Nobel al suo autore,che lo rifiutò. CARLO PONTI si aggiudicò i diritti per farvi recitare sua moglie SOPHIA LOREN nel ruolo di Lara.Il regista scelto,DAVID LEAN,già vincitore di due Oscar,preferì non utilizzare l'attrice italiana,ritenendola troppo alta per il ruolo.La composizione del cast fu travagliata,e pure la lavorazione conobbe diversi problemi. Oltre alla Loren,il regista rifiutò YVETTE MIMIEUX e JANE FONDA. Scelse poi JULIE CHRISTIE per averla ammirata in "BILLY IL BUGIARDO", e dopo che JOHN FORD,con il quale l'attrice aveva lavorato da poco,gliela raccomandò vivamente. Per il ruolo di Yuri Zivago,Lean inizialmente voleva PETER O'TOOLE,ma l'attore irlandese non volle in nessun modo tornare a lavorare con l'autore,dopo gli screzi sul set di "LAWRENCE D'ARABIA";dopo aver tenuto in considerazione DIRK BOGARDE e MAX VON SYDOW,David Lean offrì il ruolo a OMAR SHARIF,avendolo conosciuto sul set del film con O'Toole, e dopo aver dapprima pensato a lui per il ruolo di Pasha. L'autore de "IL PONTE SUL FIUME KWAI" smaniava per lavorare con MARLON BRANDO che avrebbe voluto anche in "Lawrence d'Arabia",ma lo corteggiò inutilmente per oltre un mese con numerose lettere,per fargli interpretare il ruolo di Viktor Komarovsky,ma dopo aver realizzato che la star non avrebbe partecipato al suo nuovo lavoro(Lean lo contattò comunque anche per il successivo "LA FIGLIA DI RYAN"),offrì la parte a JAMES MASON,il quale accettò subito,salvo tirarsi indietro quando emerse che avrebbe dovuto presenziare sul set per un anno. A quel punto venne scritturato ROD STEIGER,che dette piena disponibilità di tempo alla produzione.Per il ruolo di Pasha,lo sceneggiatore ROBERT BOLT caldeggiò l'ingaggio di ALBERT FINNEY,ma Lean,memore del rifiuto dell'attore inglese ad interpretare "Lawrence d'Arabia" non volle neanche provinarlo.Invece,pur puntando su AUDREY HEPBURN per dar volto a Tonya,la figlia di Lara e Zivago, volle prendere GERALDINE CHAPLIN dopo essere rimasto molto impressionato dalla sua audizione di prova. Sul set il regista e ALEC GUINNESS ebbero frequenti discussioni,nonostante la loro fosse un'ennesima collaborazione:secondo l'attore,Lean faceva la primadonna e lo maltrattava prendendolo a male parole.Questo causò una frattura tra i due,che si riavvicinarono solo venti anni dopo,tornando a lavorare insieme a "PASSAGGIO IN INDIA". Di per contro,Steiger era orgoglioso di essere praticamente l'unico attore americano tra tante celebrità britanniche,ed in un'intervista dichiarò"Mi dovevo trattenere dall'abbracciare me stesso per la contentezza!".Il produttore Ponti voleva che il film fosse realizzato,per miglior resa della storia,in Unione Sovietica,ma ovviamente il governo rifiutò ogni collaborazione per un film tratto da un romanzo bandito dalle Repubbliche Socialiste.Lean visitò allora la Scandinavia e la Yugoslavia per cercare locations,ma se il clima poteva rappresentare un grave problema per la prima,nella seconda si prospettavano enormi difficoltà burocratiche in quanto a permessi e altre cose.Si optò allora per effettuare le riprese in Spagna,salvo la sequenza in cui Zivago diserta,girata in Finlandia. Come risaputo,all'epoca,nella nazione iberica vigeva il regime di Francisco Franco,per cui quando si girò la scena in cui la folla canta l'Internazionale,giunse la polizia sul set alle tre di notte,credendo che si fossero scatenati veri rivoluzionari bolscevichi,e a poco servirono le spiegazioni della troupe:l'ufficiale in comando fece rimanere i suoi uomini a vigilare che fosse effettivamente la scena di un film fino alla fine della sequenza.L'interno del palazzo di ghiaccio fu costruito in cera appositamente modellata.Nella scena in cui Julie Christie schiaffeggia Rod Steiger,l'attore,per ottenere una reazione così sincera,mise la mano sul sedere dell'interprete britannica,e fece altrettanto quando il suo personaggio bacia quello di Lara,contrariamente alle regole,alla francese,facendo sì che la Christie rimanesse sconcertata.La colonna sonora del film vendette 600.000 copie non appena la pellicola uscì sugli schermi,ma la critica non fu benevola,anzi,ebbe una reazione opposta al grande pubblico che premiò il film con incassi altissimi,facendo sì che "Il dottor Zivago" diventasse il maggior successo di Lean:il regista si offese molto delle critiche denigratorie,al punto di affermare in un'intervista che non avrebbe più diretto film.Solo in USA il film incassò 111 milioni di dollari,tra uscita e riedizioni. Vinse cinque premi Oscar,ma solo categorie tecniche.



lunedì 7 giugno 2010



SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI (Seven brides for seven brothers,USA 1954)

DI STANLEY DONEN

Benchè sia da subito esploso come uno dei musical più amati di sempre, inizialmente per la MGM era poco più di una produzione di serie B,avendo investito maggiori risorse economiche sul contemporaneo "BRIGADOON",e per questo,soprattutto,a livello scenografico, STANLEY DONEN dovette utilizzare tutti sfondi dipinti per risparmiare sul budget. L'ironia è che praticamente il film dovette essere girato due volte:una per la versione a schermo panoramico,e l'altra per quella normale. La prima versione veniva girata di mattina,l'altra nel pomeriggio.Il film venne girato in soli 48 giorni. Donen fu scelto per il buon risultato commerciale di "UN GIORNO A NEW YORK" e "CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA":mentre per quanto riguarda il cast,solo quattro dei sette interpreti scelti per impersonare i fratelli Pontipee erano ballerini di professione. Degli altri tre, RUSS TAMBLYN era un acrobata,JEFF RICHARDS un attore,e anche un giocatore professionista di baseball,e HOWARD KEEL un attore/cantante. Se MICHAEL KIDD inizialmente declinò l'offerta di far parte del cast,ebbe un ripensamento ascoltando la colonna sonora,mentre JACQUES D'AMBROISE dovette abbandonare prima della fine delle riprese il set perchè era sotto contratto con una compagnia di ballo. La valanga venne filmata nell'Idaho,al Corall Creek Canyon.Dato che nella scena musicale in cui esplode la rissa con i paesani,la MGM decise che tutti i fratelli Pontipee dovessero essere di chioma rossa.Il titolo di lavorazione fu "Il ratto delle Sabine",ed anche "Una sposa per sette fratelli":il musical fu tratto dal film, che venne realizzato cinque anni dopo l'uscita del racconto su cui si basa.Per Howard Keel è stato il film più amato della sua carriera. Inizialmente i produttori volevano utilizzare vere canzoni folk tradizionali come musiche,mentre Donen fu contento che dopo una ricerca abbastanza lunga e vana dei motivi adatti,venne commissionata una colonna sonora composta da canzoni originali.Il risultato fu che "SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI" fu un grandissimo successo di pubblico e critica,ed ottenne anche la nomination come miglior film, mentre "Brigadoon" fu un flop.

NOSFERATU IL VAMPIRO (Nosferatu:eine symphonie des Grauens,D 1922)
DI F.W. MURNAU
Leggende varie si sono susseguite sulla realizzazione del primo vero adattamento (non ufficiale,si capisce) del "Dracula" di Bram Stoker per lo schermo:il capolavoro espressionista di F.W.MURNAU si è prestato a letture psicanalitiche e racconti paurosi che nei decenni si sono alimentati a vicenda,creando suggestioni e inquietudini di un certo spessore.Girato tra l'Agosto e l'Ottobre 1921,ebbe molti problemi legali,con una causa vinta dalla vedova di Stoker,che ottenne la distruzione delle stampe e dei negativi della pellicola.Un'unica copia originale sarebbe stata conservata da un collezionista che era un fan dichiarato dell'interprete MAX SCHRECK,Jens Geutebreck.Tuttavia,il film circolò in diversi paesi con copie spesso incomplete.Murnau scelse Schreck perchè colpito dalla sua bruttezza:pare,ma chissà quanto sia vero,che l'unico make-up necessario fu quello per fare le orecchie a punta e mettere denti canini posticci.Altre leggende vorrebbero che addirittura Schreck non fosse altro che il regista truccatissimo e che inventasse storie per alimentare dicerie terrificanti circa il film.In realtà Schreck appare sullo schermo ben prima che il conte Orlok,questo il nome del Nosferatu ( "non morto" in rumeno) entri in scena:in un ufficio,mentre è intento a scrivere ed alza gli occhi al cielo. In tutta la pellicola,che dura 94 minuti, il vampiro appare per effettivi nove minuti:è possibile vedere Schreck/Nosferatu sbattere le palpebre una sola volta.Molte delle scene che lo riguardano furono girate di giorno,e la cosa è evidente,essendo il film in bianco e nero.La creatura indicata come lupo mannaro,visibile in una scena,è in realtà una iena. Secondo l'attrice RUTH LANDSHOFF,che impersona la sorella del protagonista,il suo personaggio fugge dal vampiro su un bagnasciuga:la scena non è presente in alcuna delle versioni edite.Molti degli esterni,quasi novanta anni dopo,girati in Slovacchia,sono rimasti pressochè identici. Il film fu considerato così spaventoso per i canoni svedesi,da esserne vietata la proiezione fino al 1972...

venerdì 4 giugno 2010

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SIGNS ( Signs, USA 2002)


DI MICHAEL N.SHYAMALAN

Una delle cose su cui il regista MICHAEL NIGHT SHYAMALAN aveva preso una decisione irremovibile era che il volto di MEL GIBSON non doveva in alcun modo apparire sui manifesti e sui poster:questo più che altro per non distrarre il pubblico dalla storia,e per far sì che la gente non andasse solo a vedere un film "con Mel Gibson".Nella stesura originale della sceneggiatura il protagonista,Graham, era un uomo molto più anziano:non accettarono di interpretare il ruolo nè PAUL NEWMAN, nè CLINT EASTWOOD.Venne considerato anche JOHNNY DEPP per breve tempo,ma era troppo giovane per la parte. Dopo l'ingaggio di Gibson, a MARK RUFFALO ,già sotto contratto,venne diagnosticato un tumore al cervello,fortunatamente benigno.Lo sostituì JOAQUIN PHOENIX. Il film fu girato in una zona del Delaware,per la maggior parte in una proprietà di una università agraria, la Delaware Valley College: i campi di grano erano stati seminati con uno scarto di tempo,per cui la sequenza dei cerchi non ha dovuto essere troppo laboriosa da allestire.Insolitamente,il compositore JAMES NEWTON HOWARD creò la colonna sonora prima che le riprese venissero effettuate,basandosi solo sulle tavole dello storyboard approntate secondo le indicazioni del regista.Howard prese ispirazione dalle musiche di "Incontri ravvicinati del terzo tipo","Psyco". La scena dell'ultimo dialogo del protagonista con la moglie ferita a morte fu girata il 12 settembre 2001,dopo una veglia collettiva della troupe per l'attentato alle torri gemelle:sul set c'era un pathos particolare che influì molto sulla recitazione degli attori.Il film fu girato quasi interamente nel Delaware,eccetto la scena della libreria e della pizzeria,realizzate in Pennsylvania. Per non avere troppi curiosi attorno al set,Shyamalan fece comparire Mel Gibson sulla lista degli interpreti con il nome fittizio "Lem Nosbig":il regista dichiarò che nello scrivere il film pensò all'effetto che gli avevano fatto pellicole come "GLI UCCELLI","L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI","LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI" quali film che non danno una precisa spiegazione degli eventi straordinari che vi accadono.Inizialmente,era previsto che l'alieno che si vede nel finale avesse capacità mimetiche come quello di "PREDATOR", ma Shyamalan,che non ama la computer graphic,decise che avrebbe fatto a meno dello stratagemma.Costato 72 milioni di dollari,ne incassò 228 in USA ed altri 180 nel mondo,per un totale di 408 definitivo.