sabato 29 maggio 2010





ATTO DI FORZA (Total recall,USA 1990)



DI PAUL VERHOEVEN



Un progetto che per tutti gli anni Ottanta si dipanò cambiando di volta in volta potenziali registi fu "TOTAL RECALL" che venne proposto a BRUCE BERESFORD,RICHARD RUSH e successivamente a DAVID CRONENBERG,che cominciò a studiare come adattare il racconto di PHILLIP K.DICK così intitolato, per farlo divenire film. Cronenberg si ritirò dall'impresa quando la produzione scritturò per il ruolo del protagonista ARNOLD SCHWARZENEGGER:il regista canadese aveva già parlato del film con WILLIAM HURT, e l'inserimento della star austriaco-americana lo fece pensare che volevano fare una pellicola d'azione,così lasciò. Il progetto sembrava arenarsi definitivamente,quando passò all'olandese PAUL VERHOEVEN,reduce dall'ottimo risultato di "ROBOCOP",che preferì dedicarsi a questo lungometraggio anzichè girare il sequel delle avventure del poliziotto cyborg. Pare che il nome originale del personaggio fosse Douglas Quail,ma sia stato cambiato per assonanza con il numero 2 della Casa Bianca all'epoca,Dan Quayle. La sceneggiatura conobbe quaranta riscritture,nelle quali Quaid passò da impiegato amministrativo a operaio nel settore costruzioni,come tra l'altro era indicato nel primissimo script buttato giù.Prima di contattare Schwarzenegger furono comunque presi in considerazione JEFF BRIDGES,PATRICK SWAYZE,RICHARD DREYFUSS,CHRISTOPHER REEVE e MATTHEW BRODERICK.L'entrata in gioco di Schwarzenegger influenzò la scelta dei produttori di ingaggiare Verhoeven,giacchè l'interprete originario di "Robocop" doveva essere proprio l'ex-Terminator,che però aveva dei problemi nell'indossare il pesante costume del robosbirro:l'attore,che desiderava da tempo lavorare con il regista olandese,raccomandò Verhoeven alla produzione.Il paesaggio di Marte venne costruito basandosi sulle foto satellitari che riguardavano il pianeta:il film è stato tra gli ultimi prodotti a Hollywood che utilizzassero miniature al posto degli effetti grafici al computer.Sharon Stone in un'intervista successiva al film raccontò che Arnold Schwarzenegger si portava dietro un entourage che faceva scherzi goliardici un pò pesanti,tra cui attaccare cartellini un pò addosso a tutti con insulti e derisioni:l'attrice,non ancora star,andò a dirne quattro al divo,per niente intimorita e decisa a farsi le proprie ragioni.Inoltre,Schwarzenegger rimase impressionato dalla vigoria fisica impressa da Sharon Stone al suo personaggio,da chiamarla scherzosamente "il Terminator femmina".La Stone,tra l'altro,non si denudò come Verhoeven avrebbe voluto nella scena di sesso con Schwarzenegger,mostrando molta epidermide in meno di quanto richiesto.Verhoeven si rifece poi girando sempre con lei "BASIC INSTINCT",anche se la star americana non si è lasciata inquadrare il sedere,facendosi sostituire dalla sua controfigura.Le scene ambientate nelle gallerie della metropolitana furono tutte girate in Messico:le condizioni per la troupe,però furono molto problematiche. Ci fu un'intossicazione alimentare per tutti eccetto Schwarzenegger e lo sceneggiatore RONALD SHUSETT:il primo si faceva mandare il suo cibo direttamente dagli Stati Uniti,perchè era incappato in un'analoga situazione tre anni prima mentre girava "PREDATOR",avendo bevuto acqua non sigillata,mentre Shusett,salutista ferreo,prendeva le adeguate vitamine ed adoperava ogni precauzione del caso.Il film venne giudicato troppo violento e classificato X,praticamente un mezzo suicidio per un lungometraggio che puntava alle vette alte della classifica degli incassi:alcune scene vennero girate diversamente,come quella in cui il protagonista usa il cadavere di un nemico appena ucciso come personalissimo anti-proiettile,inoltre venne dato sia un montaggio che angolature diverse ad alcune sequenze,per sminuirne l'impatto.Nel film muoiono tuttavia 77 persone.Non viene mai specificato durante la pellicola,ma nella sceneggiatura la storia è ambientata nel 2084:lo riportano anche le copertine del VHS quando "Atto di forza" è uscito sul mercato video.Frank J.Urioste,ottimo professionista del montaggio,dichiarò in un'intervista che i set costruiti per gli esterni su Marte hanno rischiato di non trovar posto nell'edizione finale del lungometraggio,perchè i produttori volevano che il film durasse meno:contò molto l'influenza di Schwarzenegger,abile uomo di marketing,che convinse la produzione che erano parte integrante dell'attrattiva della pellicola.Inoltre,la star,preoccupata dal fatto che a sole tre settimane dalla sua uscita sugli schermi,"Atto di forza" non riscontrasse molta attesa nei sondaggi che le case di produzione effettuano circa i potenziali hits in uscita,si dette da fare per convincere il produttore MARIO KASSAR a investire più denaro per pubblicizzarlo:il risultato fu rilevante,dato che da un 43 per cento degli intervistati che dichiarasse che sarebbe andato a vedere il film prima della mossa del tycoon,si passò ad un 99.Nella scena in cui Quaid/Schwarzenegger infrange un vetro del treno,l'attore si ferì davvero in modo abbastanza serio ad una mano perchè la microcarica che avrebbe dovuto sbriciolare il cristallo un attimo prima che venisse colpito non funzionò come previsto. Per muovere la guida della rivolta Quato,occorsero 15 animatori. Il finale del film è volutamente ambiguo,visto che si chiude con un'insolita dissolvenza in bianco:nelle intenzioni del regista Verhoeven si vuole insinuare nello spettatore che l'intera vicenda sia l'ultimo sogno di Quaid e che il bianco rappresenti una sua possibile lobotomizzazione.Costato 65 milioni di dollari,in America andò bene ma non in modo eclatante:119 milioni l'incasso finale.Però worldwide portò altri 141 milioni,per un risultato complessivo di 260.Venne quindi messo in cantiere un seguito,che non è poi stato realizzato.




giovedì 27 maggio 2010





AMADEUS ( Amadeus,USA 1984)



DI MILOS FORMAN
Dall'opera teatrale che dal novembre 1979 riscuoteva molto successo in molti teatri mondiali,scritta da PETER SHAFFER, nel 1984 MILOS FORMAN , coadiuvato dal commediografo inglese, trasse un film che divenne un fenomeno di costume. La composizione del cast prevedeva che nel ruolo dell'imperatore d'Austria ci fosse IAN RICHARDSON ,che venne invece rimpiazzato da JEFFREY JONES; la moglie di Mozart doveva essere impersonata da ELIZABETH MCGOVERN,che invece fu ingaggiata per girare "C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA", e si puntò allora su MARY ELIZABETH BERRIDGE,vista ne "IL TUNNEL DELL'ORRORE";per quanto riguarda Wolfgang Amadeus, uno studio offrì a Forman di scritturare WALTER MATTHAU!Forman ovviamente rifiutò,essendo Matthau troppo anziano per dar volto ad una persona scomparsa comunque in giovane età:dopo aver fatto i nomi di MICK JAGGER,SAM WATERSTON,MEL GIBSON e MARK HAMILL e TIM CURRY,i quali avevano interpretato "AMADEUS" a Broadway, venne assunto TOM HULCE. Come Salieri,fin dall'inizio il regista cecoslovacco puntò sul caratterista,visto in "SERPICO" e "SCARFACE",F.MURRAY ABRAHAM. Per girare il film,Praga era una Vienna dell'epoca dei fatti piuttosto credibile,per le strutture architettoniche e la scarsezza di antenne ed altri ornamenti moderni presenti sotto il regime sovietico:in tutto vennero costruiti solo quattro set per la pellicola,la stanza d'ospedale in cui Salieri è ricoverato,l'appartamento di Mozart,una scalinata ed il teatro vaudeville. Shaffer e Forman ci misero quattro mesi ad adattare la pièce alla sceneggiatura per il cinema,lavorando soprattutto sulle parti riguardanti Salieri.Fatti veri vennero messi nel copione,come l'incontro tra il giovanissimo Mozart e Maria Antonietta,e la battuta dell'imperatore "Troppe note!" in commento ad un'opera.Vari set e costumi sono stati approntati su studi originali dell'epoca, e il "Don Giovanni" viene rappresentato dove davvero esordì.La musica rappresentata nel film veniva registrata prima e suonata mentre le riprese venivano effettuate,Hulce per prepararsi a girare il film e risultare convincente,stava quattro ore al giorno al pianoforte.La risata cavallina di Mozart è riportata su testi e lettere che lo riguardavano,ed è un particolare al quale si è lavorato molto per rappresentare il musicista.Durante la scena in cui un morente Amadeus detta la "Messa da Requiem", deliberatamente Hulce alternava le righe della partitura originale per creare in Abraham la confusione e le difficoltà nel seguire la dettatura dello spartito.Tutto il film è ripreso con luci naturali,per alcune scene la luce è stata filtrata con carta velina.Vinse otto premi Oscar,tra cui quello per il film,la regia e il miglior attore protagonista,F.Murray Abraham.Non è stato tuttavia tra i film "oscarizzati" più redditizi,avendo incassato "solo" 51 milioni di dollari in America....


martedì 25 maggio 2010




CARRIE-Lo sguardo di Satana (Carrie,USA 1976)


DI BRIAN DEPALMA
Il primo dei tanti film tratti dai romanzi di STEPHEN KING fu "CARRIE", che fu anche il primo libro che pubblicarono allo scrittore,che per sbarcare il lunario faceva consegne per una lavanderia. Si ispirò per creare il personaggio della sventurata protagonista a due ragazze che frequentavano la sua scuola, quando era ragazzo, che erano delle emarginate dal resto della scolaresca,oppresse da famiglie fanaticamente religiose, e che morirono poco dopo aver compiuto i vent'anni. Venuto dal successo di critica de "IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO", BRIAN DEPALMA si accinse a girare il film:la scelta della protagonista non fu delle più semplici.Infatti, tra le giovani attrici provinate vanno menzionate MELANIE GRIFFITH e LINDA BLAIR ed anche,per ironia della sorte,CARRIE FISHER,che ad un certo punto sembrava sul punto di ottenere la parte,proprio mentre SISSY SPACEK pareva destinata ad impersonare la principessa Leia in "GUERRE STELLARI":da un iniziale disinteresse per la Spacek, DePalma,che aveva in mente di affidare la parte ad AMY IRVING,dette retta al suo art director, Jack Fisk,marito di Sissy, fece fare un provino all'attrice de "LA RABBIA GIOVANE", e si convinse che era l'interprete perfetta che cercava.Dette così alla Irving il ruolo importante ma secondario di Sue. La quale ebbe la sua vera madre,PRISCILLA POINTER,come genitrice sullo schermo.Una cosa ironica fu che sia PIPER LAURIE,che interpreta la madre folle di Carrie,che JOHN TRAVOLTA e NANCY ALLEN non si erano accorti,leggendo il loro copione e preparandosi, che i loro erano ruoli negativi:la Laurie recitò molto sopra le righe perchè credeva che fosse una commedia parodistica,mentre i due giovani attori si resero conto della connotazione dei loro personaggi solo vedendo il film finito.Il finto sangue che investe Carrie al ballo per lo scherzo crudele fattole dai compagni di scuola e scatenerà la sua furia è sciroppo di frutti e colorante alimentare mescolati,che sembravano,ripresi dalle macchine da presa,sangue animale:per via delle luci artificiali però, dovevano raggiungere una certa densità per ottenere l'effetto desiderato.La Spacek chiese a DePalma come voleva che reagisse nella prima scena, con l'arrivo della prima mestruazione sotto la doccia, descritta come inquietante nel romanzo:"Fai come se fossi stata appena investita da un TIR",le suggerì il regista.Le ragazze che comparivano nella medesima scena,per la maggior parte titubavano nel mostrarsi nude,ma l'autore mostrò loro uno screen test della Spacek,che infuse coraggio alle attrici. La scena in cui l'allenatrice BETTY BUCKLEY schiaffeggia Nancy Allen doveva dare forte impressione di realismo per DePalma,che fece ripetere la sequenza per trenta volte:chissà che contentezza la Allen,che tra l'altro divenne la compagna del regista.La scuola superiore frequentata dai ragazzi si chiama "Bates School",chiaro riferimento a "PSYCO" in omaggio a quello che DePalma ha sempre considerato suo maestro ed ispiratore, ALFRED HITCHCOCK.Nonostante la scena del ballo abbia richiesto tre giorni di riprese, la Spacek non volle nè cambiarsi d'abito nè togliere il vischioso trucco sulla propria pelle per l'intera durata della lavorazione della sequenza,per dare più verosimiglianza al proprio fastidio nell'essere così conciata. Inoltre,l'attrice volle farsi parzialmente seppellire per far spuntare il proprio braccio dalla terra ed agguantare il piede di Sue/Irving nell'incubo che chiude il film.Nella scena in cui il personaggio interpretato dall'attrice P.J.SOLES muore, l'interprete ebbe un orecchio assordato dall'ingresso di acqua per sei mesi.Il film ha incassato 33 milioni di dollari alla sua uscita in USA.


domenica 23 maggio 2010




EASY RIDER-Libertà e paura (Easy rider,USA 1969)


DI DENNIS HOPPER
Di "EASY RIDER" il produttore SAMUEL Z.ARKOFF ("VESTITO PER UCCIDERE","AMITYVILLE HORROR",molto cinema di ROGER CORMAN) disse che rifiutare di produrlo è stato il suo maggior rimpianto professionale,insieme al diniego a produrre "LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI" di GEORGE A.ROMERO.Pare che DENNIS HOPPER e PETER FONDA fossero rimasti molto impressionati dalla visione de "IL SORPASSO" di DINO RISI, e che il titolo americano del film italiano fosse "THE EASY LIFE",e questo in parte ispirò il titolo del loro film:inoltre,l'inserimento di hits del momento e canzoni in voga tra i giovani utilizzato nel lavoro di Risi dette motivo ad Hopper di lavorare ad una colonna sonora in tono con l'ambiente proposto nel suo lungometraggio.Fonda stimolò l'amico e collega che,dopo un quindicennio in cui era apparso come attore in ruoli piccoli ma importanti, meditava di lasciare la carriera di Hollywood e dedicarsi all'insegnamento,promettendogli che avrebbe egli stesso diretto la pellicola.Il film avrebbe dovuto intitolarsi "The loners" (I solitari), ma si preferì chiamarlo "Easy Rider" sull'onda di quella fascinazione per il cult di Risi. Il problema fu che Hopper al momento di girare era in un periodo di forte dipendenza dagli stupefacenti, coltivando una forte paranoia e lasciandosi andare a numerosi scatti di nervosismo in cui se la prendeva con tutti gridando e prendendoli a male parole.Nel ruolo di George Hanson,l'avvocato alcoolizzato che finirà massacrato a bastonate dopo essersi aggregato ai due protagonisti,dopo una breve presa in considerazione di BRUCE DERN,grande amico di Fonda, venne scelto RIP TORN. Però sul set durò poco,perchè con Hopper le liti furono tante,arrivando a puntarsi un coltello alla gola:in diverse interviste,sia il regista che Torn si sono accusati a vicenda di aver compiuto il gesto,senza mai chiarire veramente chi aveva l'arma in mano.Venne allora preso JACK NICHOLSON, giovane talento della scuderia Corman,che stava pensando di lasciare la recitazione per darsi alla regia:la nomination all'Oscar come miglior non protagonista che ne conseguì e le lodi della critica causarono il ripensamento della futura star. Il giubbotto di "Capitan America"/Fonda fu disegnato dall'attore stesso,e cucito da due anziane lavoranti di Los Angeles.Le moto dei due sono differenti,perchè se Fonda era un esperto motociclista,e poteva quindi guidare senza problemi una moto molto "chopperizzata", quella di Hopper,meno avvezzo alle due ruote,era più tradizionale.Il vero nome del personaggio di Fonda,Wyatt,viene pronunciato una sola volta in tutto il film,nel finale, quando viene colpito dalla fucilata dei suoi assassini, gridato dal compagno di viaggio Billy/Hopper. Fonda,Nicholson ed Hopper realmente fumavano marijuana quando i loro personaggi lo facevano in scena:cominciarono a girare con una sceneggiatura incompleta,e non avendo a disposizione quel che si definisce una troupe,si fecero aiutare dai componenti le comunità hippie a tenere la macchina da presa quando loro erano ripresi.Nella scena in cui i tre attori principali vanno in moto, la posizione di Nicholson era così instabile dietro a Peter Fonda,che scivolando di colpo durante una manovra,incrinò una costola dell'altro con una ginocchiata. Quattro moto da biker furono prese a noleggio per la lavorazione:una bruciò,le altre vennero rubate prima della fine delle riprese. Prima di girare il monologo di Peter Fonda sotto l'effetto dell'acido, Dennis Hopper gli chiese di pensare di parlare alla statua come se dialogasse con sua madre,morta suicida quando l'interprete aveva dieci anni:il figlio di Henry non intendeva compiere questo per ovvie ragioni,ma il regista e coprotagonista insistette. Bob Dylan su questo aneddoto compose la canzone,presente nella colonna sonora, "It's alright Ma".Infatti questo, come "IL LAUREATO" , è stato uno dei primi film con una colonna sonora fatta di canzoni,scritta appositamente come commento musicale alla pellicola.Il primo montaggio del film raggiungeva la durata di tre ore:venne consigliato di "stringere" ed effettuò tagli fino alla versione che conosciamo. Alcuni degli effetti durante la lunga scena del trip lisergico di Billy e "Captain America" furono in realtà le conseguenze della pellicola rimasta esposta alla luce prima di essere sviluppata.A film finito, Hopper e Nicholson ne mandarono una copia in anteprima a MICHELANGELO ANTONIONI ,dei cui film erano appassionati:Antonioni anni dopò chiamò appunto Jack Nicholson per dargli la parte da protagonista di uno dei suoi titoli più importanti, "PROFESSIONE:REPORTER".Costò 360,ooo dollari dell'epoca.


giovedì 20 maggio 2010





DA QUI ALL'ETERNITA' ( From here to eternity,USA 1953)



DI FRED ZINNEMANN



Anche se aveva riscosso molto interesse e venduto assai bene,il romanzo di James Jones "DA QUI ALL'ETERNITA'" ebbe un pò di problemi nel trasferirsi sul grande schermo,seppure molti produttori fossero interessati a trarne una versione. L'immagine negativa di un esercito che aveva vinto da poco la II Guerra Mondiale, con soldati di stanza alle Hawaai che frequentavano bordelli, prostitute, sfruttavano gli omosessuali del luogo facendosi mantenere, adoperavano metodi brutali nel disciplinare i commilitoni che venivano messi nei carceri della Military Police,avrebbero incontrato sicuramente il diniego delle forze armate a supportare la lavorazione,abbassando i costi della produzione con la concessione dell'utilizzo di vere locations. La cosa venne superata cambiando alcune cose: il bordello divenne un night club, le prostitute accompagnatrici, i pestaggi dei soldati in carcere lasciati fuori scena, e nel finale l'ottuso capitano Holmes trasferito anzichè promosso,come accadeva invece nella conclusione del libro. Nel cast,inizialmente si offrì il ruolo del soldato ribelle Angelo Maggio ad ELI WALLACH, ma l'attore,dopo aver accettato formalmente la parte,preferì lavorare a Broadway con ELIA KAZAN nella pièce "Camino Real",e a quel punto FRANK SINATRA insistette accanitamente per avere quel ruolo, essendo la sua carriera giunta al punto più basso, convincendo la produzione e Zinnemann nel provino in cui Maggio,ubriaco,incontra il protagonista Prewitt e l'entraineuse Lorene:la cosa è citata per sommi capi ne "IL PADRINO", con l'episodio del cantante-attore Johnny Fontaine. Il sergente Warden, duro ma umano, doveva essere assegnato ad uno tra RONALD REAGAN,TYRONE POWER e WALTER MATTHAU,per essere successivamente proposto al prestante BURT LANCASTER, per il quale era la prima vera parte "importante",in una grande produzione ("I GANGSTERS" di Siodmack è divenuto poi un cult) e visse il primo periodo di lavorazione molto nervosamente.Il ruolo dell'infelice Karen Holmes venne proposto a JOAN FONTAINE,che lo dovette rifiutare per problemi familiari, rimpiangendo spesso questa parte,che secondo l'attrice avrebbe impresso una svolta decisiva per migliorare la sua carriera:passò quindi a DEBORAH KERR,la quale secondo il produttore HARRY COHN non era abbastanza sensuale per la parte. Visto che la scena in cui lei e Lancaster si baciano sul bagnasciuga mentre le onde li investono si tramutò in un'icona dell'erotismo al cinema, complimenti al tycoon per la lungimiranza:oltretutto Cohn non avrebbe voluto MONTGOMERY CLIFT nel ruolo di Prewitt perchè "non sembra un soldato,non sembra un boxeur e probabilmente è omosessuale". FRED ZINNEMANN,forte del successo ottenuto con "MEZZOGIORNO DI FUOCO" dichiarò che se non c'era Clift,anche lui avrebbe abbandonato il film, e quindi l'attore mantenne il posto. In effetti però Montgomery Clift,nonostante avesse preso qualche lezione di boxe, non risultava convincente come pugile, e quindi le scene in cui il divo era sul ring vennero girate quasi tutte con una controfigura,con i primi piani di Clift montati ad hoc per simularne la presenza.Lo stesso Zinnemann era poco convinto del progetto,inizialmente:l'esplodere del maccartismo, al quale ci sono riferimenti nel suo western citato sopra,lo turbò molto,e riteneva che girare un film che spargeva dubbi e scetticismo su Marina ed Esercito avrebbe aumentato le pressioni su di lui. Nella scena in cui Ward e Prewitt siedono ubriachi a chiacchierare, tuttavia, Lancaster recitava,mentre Clift era veramente alticcio.La scena del bagnasciuga non era stata concepita così,fu Zinnemann che ebbe l'intuizione di riprendere gli amanti in un abbraccio disperato mentre le onde si infrangevano sulla riva.James Jones non fu molto contento dell'adattamento del suo libro, ritenendo il film troppo addolcito rispetto alla crudezza delle sue pagine. Benchè la produzione volesse realizzare il film a colori,Zinnemann fu intransigente a proposito di girare in bianco e nero,sostenendo che il colore avrebbe involgarito la storia. L'apporto di Montgomery Clift al lungometraggio fu consistente:aiutò molto Sinatra a limare certi eccessi recitativi per rendere più verosimile il suo personaggio,e il regista affermò in un'intervista che l'interprete di "Freud" in qualche modo "costrinse" i colleghi a dare il meglio, stimolandoli a fornire interpretazioni di valore.Durante la lavorazione, tra James Jones,Sinatra e Montgomery Clift ci fu un ottimo rapporto, e i tre si dettero spesso a bisbocce nelle quali legarono molto,tanto che Sinatra ha spesso ricordato con gratitudine i consigli di Clift. Il titolo del romanzo e del film è una citazione da Rudyard Kipling,che con la frase"signori della frusta,condannati da qui all'eternità" deplorava la vita dei militari di carriera.Il film vinse sette Oscar,divenendo dopo "VIA COL VENTO" il lungometraggio che aveva ottenuto più statuette fino ad allora.Tra Deborah Kerr e Burt Lancaster ci fu una relazione amorosa durante la lavorazione della pellicola.Costò 1 milione di dollari, e ne incassò 18 dell'epoca in USA.




mercoledì 19 maggio 2010


OMBRE ROSSE ( Stagecoach,USA 1939)
DI JOHN FORD
Per tutti gli anni Trenta JOHN FORD non girò film western,riprendendo proprio con questo titolo,che sarebbe diventato uno dei pilastri del genere,al quale molto cinema successivo ha guardato anche per emularlo,oltre che per citarlo.L'occasione venne data da un racconto di Ernest Haycox,e Ford scelse per protagonista un giovane attore dal fisico aitante,ma sconosciuto,che si faceva chiamare JOHN WAYNE, il quale era tuttavia già all'ottantesimo film girato,sia pur in ruoli brevissimi dopo un periodo in cui faceva la comparsa. La molla che fece scattare l'interesse del produttore indipendente WALTER WANGER fu però l'aver sotto contratto CLAIRE TREVOR. "OMBRE ROSSE" segnò la prima collaborazione tra il regista e Wayne,ed anche la prima volta che Ford girava nella Monument Valley,nello Utah. Ford amava talmente lo scenario naturale della Valley che il viaggio della diligenza al centro della storia si compie tre volte su tale sfondo.La lavorazione del film fu una manna per la riserva Navajo che collaborò alla realizzazione:pur dovendo impersonare dei guerrieri Apache, a molti pellerossa venne dato lavoro sia come figuranti che come manovalanza per allestire i set.La paga di John Wayne fu assai minore di quella della Trevor, e comunque più bassa di molti altri attori che parteciparono al film.Il cappello indossato da Ringo-Wayne era di sua proprietà:lo indossò in molti altri western,fino a "UN DOLLARO D'ONORE",di vent'anni successivo a questo.Smise di portarlo perchè era ormai sformato, e lo conservò nella propria abitazione dentro una teca.A Ford,in un'intervista chiesero perchè gli indiani,per fermare la diligenza,non sparavano semplicemente ai cavalli:il regista rispose"Perchè altrimenti sarebbe finito subito il film." Per John Ford si trattò del primo western sonoro che realizzava.C'è un piccolo falso storico per quanto riguarda i dialoghi del film:la frase "Un uomo deve fare ciò che deve fare." in realtà non viene pronunciata,bensì "Ci sono cose da cui un uomo non deve scappare".ORSON WELLES, folgorato dalla visione di questa pellicola,la guardò privatamente 40 volte prima di girare il suo "QUARTO POTERE". Verso il finale,un personaggio ha in mano,durante una partita a carre,un paio di assi rossi e due "otto" neri:è la celeberrima "mano di un uomo morto",più volte rammentata negli western.

domenica 16 maggio 2010



LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (Charlie and the Chocolate Factory,USA 2005)

DI TIM BURTON
Se ne era avuta una versione già all'inizio degli anni Settanta (la trasmettono regolarmente ogni volta che arriva Natale...) con GENE WILDER nei panni del magico Willie Wonka, e la Warner Bros volle girare un nuovo adattamento del libro di Roald Dahl:si cercò di affidare la regia a MARTIN SCORSESE,ma probabilmente non era un progetto nelle sue corde,per poi pensare a ROB MINKOFF,coautore de "IL RE LEONE", e successivamente a BARRY LEVINSON o ROBERT ZEMECKIS. Finchè non scattò la proposta a TIM BURTON,che accettò,non prima di aver rifiutato il primo adattamento di sceneggiatura, che ritenne troppo zuccheroso e paternalistico,affidando la sua versione alla sceneggiatrice che aveva lavorato con lui per "LA SPOSA CADAVERE", Pamela Pettler,ed allo sceneggiatore di "BIG FISH" John August.Impressionante la lista dei nomi papabili per impersonare il nuovo Willy Wonka:CHRISTOPHER WALKEN,NICOLAS CAGE,STEVE MARTIN,ROBIN WILLIAMS,WILL SMITH,BRAD PITT,MICHAEL KEATON,ROBERT DE NIRO,BEN STILLER,BILL MURRAY,JIM CARREY,ADAM SANDLER furono considerati e scartati per un motivo od un altro,finchè Burton non propose JOHNNY DEPP, con il quale aveva già lavorato altre quattro volte. Il film è pieno di autocitazioni di Burton circa il suo cinema:il dentifricio che viene usato è Smylex,il marchio di produzione del Joker, poi compare una scritta su una porta che dice "Beetle juicing", riferimento al suo primo grosso successo, "Beetlejuice", Johnny Depp appare con un grosso paio di forbici in mano ("Edward Mani di Forbice"), e altre ancora disseminate lungo tutto il lungometraggio,con due omaggi netti a "L'esperimento del dr.K" e "2001:odissea nello spazio".La barca di Willy Wonka effettivamente galleggia davvero sul cioccolato fuso,fornito dalla Nestlè:la quale dette alla produzione 1850 bon bon alla cioccolata, e 110000 invece furono realizzati in plastica ed avvolti negli incarti della casa svizzera.Alcune cose tipo fiori,alberelli vennero davvero fatti tutti di vero cioccolato,ad opera della ditta britannica di Brighton. E' il secondo film con Johnny Depp che porta la parola "cioccolato" nel titolo (il primo fu "CHOCOLAT" di LASSE HALSTROM), ma l'attore ha espressamente dichiarato che non è un appassionato dell'alimento.Il film costò molto, 150 milioni di dollari,ma ripagò bene l'investimento:incassò 206 milioni in USA e 258 nel resto del mondo,per un totale di 464.

giovedì 13 maggio 2010





PULP FICTION ( Pulp fiction,USA 1994)



DI QUENTIN TARANTINO

Dopo il risultato inaspettato di distribuzione e successo di critica de "LE IENE", QUENTIN TARANTINO ebbe una fase di grande incertezza tipica di un esordiente impreparato al successo, ed annunciò una lunga sosta. Però l'ispirazione di un lungometraggio fatto di episodi ambientati nel mondo del crimine gli venne presto,si trasferì ad Amsterdam per un periodo e iniziò a scrivere la storia di un pugile che si ribella ad un incontro truccato e ad un tirapiedi di un boss che dovrebbe "proteggere" la pupa del capo e si ritrova in una serie di coincidenze sempre più pericolose.Per il cast,scrisse il personaggio di "Mr.Wolf" appositamente per HARVEY KEITEL,che aveva diretto nel suo film d'esordio,e fece così anche per "Honey Bunny" e "Pumpkin" per AMANDA PLUMMER e TIM ROTH;inoltre, avendolo apprezzato negli anni come caratterista, volle proprio SAMUEL L.JACKSON nel ruolo del killer Jules,che cita la Bibbia prima di far fuori le sue vittime. Più complicati gli altri ruoli.Inizialmente Vincent Vega,il sicario tossicodipendente compare di Jules, doveva essere assegnato a MICHAEL MADSEN,anch'egli nel cast de "Le iene" come gangster psicopatico e crudelissimo, ma l'attore era impegnatissimo con una sequenza di film non-stop,che fece cambiare idea a Tarantino, che paventava un ritardo notevole nel poter girare la sua seconda opera:la scelta cadde su JOHN TRAVOLTA,ripiombato in una fase di scarso successo,dopo la "fiammata" di "SENTI CHI PARLA". DANIEL DAY-LEWIS avrebbe voluto il ruolo e si offrì di partecipare al film,ma Tarantino gli preferì l'interprete di "GREASE". Invece,per il pugile Butch,dopo aver tenuto in considerazione SYLVESTER STALLONE,il regista puntò su MATT DILLON:la scelta definitiva fu BRUCE WILLIS.Per finire circa il cast,in una rosa che comprendeva ISABELLA ROSSELLINI.MEG RYAN,JOAN CUSACK,DARYL HANNAH,MICHELLE PFEIFFER Tarantino sembrava intenzionato a designare la Pfeiffer come interprete di Mia,la ragazza del boss Marcellus Wallace. Eppure saltl fuori il nome di UMA THURMAN ,la quale inizialmente declinò l'offerta del giovane regista,salvo fare marcia indietro e prendersi il ruolo. La citazione biblica che Jules fa prima di sparare è vera per metà e riporta le parole contenute con aggiunta degli sceneggiatori Avary e Tarantino.A proposito del feticismo del regista, Uma Thurman è a piedi nudi per la maggior parte del tempo in cui compare nel film. La parola "fuck" viene utilizzata 265 volte nella versione originale.Nella scena della sala sotterranea delle torture di Zed e il suo compare ai danni di Butch e Marcellus Wallace,Tarantino avrebbe voluto mettere "My Sharona" degli Knack,ma gli fu vietato perchè uno dei componenti della band era diventato un Cristiano Rinato e non permetteva che una canzone a cui avesse messo mano fosse associata ad una sequenza di violenza sessuale.In diversi film diretti da Tarantino,specialmente i primi, l'Olanda ci va spesso di mezzo:sono frequenti i riferimenti alla nazione europea,soprattutto nei dialoghi,in cui si parla a volte di Amsterdam o di altre cose che richiamano quel paese. Degli otto milioni spesi per girare il lungometraggio, cinque servirono a pagare il cast. Tutte le volte in cui Vincent Vega-John Travolta va in bagno,accade qualcosa di brutto,fateci caso.Per Bruce Willis, il tempo delle riprese durò 18 giorni.Anche se sono marito e moglie, Marcellus Wallace e Mia non hanno una riga di dialogo in tutto il film.L'incasso negli Stati Uniti ammontò a 107 milioni di dollari e altrettanti il film ne mise insieme nel resto del mondo,con un totale di 213,vinse la Palma d'Oro a Cannes nel 1994 ed inoltre la pellicola contese gli Oscar più importanti nell'edizione '95 a "FORREST GUMP",vincendo quello per la migliore sceneggiatura originale.


mercoledì 12 maggio 2010



HIGHLANDER-L'ultimo immortale (Highlander,GB 1986)

DI RUSSELL MULCAHY

Affidato al regista australiano RUSSELL MULCAHY,del quale aveva fatto buona impressione nell'ambiente l'horror a basso costo "RAZORBACK",nel quale una belva simile ad un cinghiale gigante faceva strage nelle zone rurali d'Australia, "HIGHLANDER" nasce da una tesi di laurea di uno studente di cinema,che scrisse il soggetto che prevedeva un'avventura oltre il tempo di un guerriero immortale. Tra i selezionati dai produttori per il ruolo principale di Connor McLeod ci fu anche MICKEY ROURKE, ma si puntò sul francese CHRISTOPHER LAMBERT,che imprimeva una forte fisicità nel personaggio, soprattutto dopo il buon risultato del suo Tarzan in "GREYSTOKE".Per il ruolo femminile venne provinata VIRGINIA MADSEN ("Number 23") ,ma la scelta sembrava essere BROOKE ADAMS("Terrore dallo spazio profondo"):ed invece si aggiudicò il ruolo ROXANNE HART. La Madsen venne scritturata per il sequel. CLANCY BROWN invece inizialmente rifiutò il ruolo del malvagio Kurgan,rivale crudele di McLeod:soffriva di allergie e temeva che il make-up necessario a truccare il suo personaggio portasse danni alla sua pelle. Quanto a SEAN CONNERY,già sotto contratto per girare "IL NOME DELLA ROSA",propose un curioso accordo:se Mulcahy fosse riuscito a girare tutte le scene che lo riguardavano in una sola settimana avrebbe partecipato al film.Probabilmente Connery vedeva difficile che il giovane regista riuscisse nell'intento,al punto da scommettere con lui. Come è evidente, Mulcahy vinse la scommessa. Lambert dovette imparare a parlare in inglese per girare il film, dato che per "Greystoke" doveva dire solo poche frasi:d'accordo con il suo insegnante, l'attore cercò di adottare un non-accento, per sottolineare la natura apolide dell' Highlander immortale. Tra il protagonista e Sean Connery ci fu un ottimo feeling, tanto che si chiamavano fuori dal set con i nomi dei propri personaggi e fu addirittura Lambert che insistette molto perchè ci fosse anche l'attore scozzese nel seguito, anche se il suo Ramirez muore in questo film. I Queen dovevano comporre un'unica canzone per il film, "A kind of magic",ma dopo aver visto degli spezzoni si interessarono molto al progetto e combinarono per comporre l'intera colonna sonora,che contiene sette canzoni del gruppo di Freddie Mercury e una partitura musicale di Michael Kamen (no,non era parente di Nick...). Il finale doveva inizialmente svolgersi sulla sommità della Statua della Libertà,poi per le difficoltà logistiche si prese in considerazione l'idea di ambientarlo in un luna park, e infine la versione ufficiale,sul tetto del palazzo degli studios Silvercup,mentre l'inizio,anzichè collocarsi durante un incontro di wrestling, doveva essere in uno stadio di hockey. La National Hockey League però non dette il permesso perchè ritennero che il film avrebbe enfatizzato solo gli aspetti violenti di tale sport. Nei duelli con le spade,per creare effetti di luce e scintille, venne adottato un trucco:ogni spada veniva collegata ad una batteria d'automobile, con una delle armi collegata ad un polo positivo e l'altra al negativo,cosicchè venivano creati archi di luce.Una scena successivamente tagliata nel montaggio finale vedeva il Kurgan scontrarsi con un Immortale asiatico di nome Yung Dol Kim,che si lascia uccidere e decapitare dal cattivo perchè stanco di vivere così a lungo. Invece nel duello finale,dopo aver decapitato il nemico di sempre, McLeod faceva l'infelice scoperta di uno spirito rassomigliante ad un drago che usciva dal corpo del guerriero per l'ultima sfida prima della Conoscenza che è il premio per essere l'unico rimasto degli Immortali.La sequenza non venne mai girata così,perchè sforava i limiti di budget del film.


domenica 9 maggio 2010



ULTIMO TANGO A PARIGI (I/F,1972)

DI BERNARDO BERTOLUCCI

I sogni ispirano sempre tanto, e pare che l'idea di "ULTIMO TANGO A PARIGI" sia venuta a BERNARDO BERTOLUCCI dopo aver sognato una bellissima donna,senza nome, con cui faceva l'amore per strada senza sapere chi fosse. Pare che una delle prime stesure della sceneggiatura addirittura fosse la storia come la conosciamo,ma in chiave omosex, di due sconosciuti che vivevano una relazione sessuale, con uno dei due che avesse la fidanzata o moglie,ma venne accantonata perchè rischiava di non trovare produttori disposti a finanziare il progetto. Bertolucci avrebbe voluto nei ruoli principali JEAN-LOUIS TRINTIGNANT e DOMINIQUE SANDA, con i quali si era trovato particolarmente bene ne "IL CONFORMISTA",ma riuscì a scritturare MARLON BRANDO giusto prima del grande rilancio che il divo ebbe con "IL PADRINO" e con questo stesso lungometraggio,dopo anni di fiaschi e film sbagliati e la giovane attrice francese MARIA SCHNEIDER. Brando arrivò sul set il primo giorno di riprese con due dita di cerone sul volto,perchè non capiva come mai il direttore della fotografia VITTORIO STORARO volesse girare con illuminazione bassa e luci soffuse:Bertolucci stesso volle rimuovere di persona l'eccessivo trucco che l'attore si era messo in faccia.Molto dei dialoghi del film vennero improvvisati da Marlon Brando,perchè non gli piacevano quelli che avrebbe dovuto recitare:infatti,alcune delle cose che il suo personaggio racconta vengono dai ricordi personali del divo JEAN-PIERRE LEAUD,che interpreta il fidanzato di Maria Schneider, aveva molta soggezione di Marlon Brando, al punto che preferì girare ogni sua scena quando la star americana non fosse presente sul set . La scena del burro fu un'altra improvvisazione di Brando, al punto che la Schneider,tesissima per la verosimiglianza della sequenza, scoppiò a piangere veramente.E per ovviare alle frequenti amnesie di Brando e anche perchè soffriva di dislessia, pare che la Schneider avesse scritto sul proprio corpo nudo delle frasi che il partner avrebbe dovuto pronunciare,mentre lui non volle comparire interamente nudo in una scena frontale perchè immaginava che spogliandosi in pubblico, il suo pene sarebbe sembrato una nocciolina (ma quanta autostima...). La prima versione del montaggio arrivava a quattro ore di proiezione.Inizialmente Bertolucci aveva commissionato la colonna sonora ad ASTOR PIAZZOLLA,che gli inviò un demo ma non convinse del tutto il regista:preferì a quel punto lasciare comporre la musica del film a GATO BARBIERI,perchè riteneva che l'uso del sassofono creasse maggior atmosfera. Quando riferirono a Bertolucci che INGMAR BERGMAN aveva affermato che l'idea della versione omosessuale del racconto sarebbe stata più sensata e di maggior impatto, il regista italiano rispose tagliando corto che ognuno aveva diritto ad esprimere una critica. Anni dopo,in un'intervista, ad una domanda su cosa significasse secondo lui questo film, Marlon Brando disse che era una "seduta di autoanalisi di Bertolucci".Quando sul set il regista spiegò all'attore che nella sua visione Paul era "l'essenza del maschio" e Jeanne "la ragazza dei sogni", l'attore spiegò successivamente che non aveva la minima idea di che cosa intendesse Bertolucci. Il film uscì in Italia il 15 dicembre 1972, la settimana seguente venne sequestrato, dopo numerose denunce, e subì tre processi:assolto in primo grado, venne condannato in appello e pure in cassazione e condannato al rogo,salvo qualche copia depositata come corpo del reato e altre custodite da gente di cinema, come RAINER WERNER FASSBINDER. Fu liberato definitivamente a fine 1986, ed uscì a febbraio dell'anno dopo, prosciolto da ogni veto, riscuotendo un grande successo e risultando undicesimo nella classifica finale degli incassi della stagione 86/87.


LO SPACCONE (The hustler,USA 1961)

DI ROBERT ROSSEN

Il progetto "Lo spaccone" nasce dal romanzo "The hustler" di Walter Tevis, un libro scritto in uno stile tipico degli anni Cinquanta,su un giovane avventuriero che punta la propria vita sul gioco,bruciando tutto quello che gravita attorno,come ogni giocatore letterario o cinematografico che si rispetti. Per il ruolo principale di Eddie "Lo svelto" Felson si fece il nome anche di FRANK SINATRA, ma è più probabile che il ruolo sia stato offerto realmente a CLIFF ROBERTSON e JACK LEMMON ,che lo rifiutarono e così andò a PAUL NEWMAN,che lo rese uno dei personaggi più importanti della sua splendida carriera, mentre KIM NOVAK,inizialmente indicata dai produttori per il ruolo della ragazza che sta con il giocatore e farà una brutta fine,passò la parte a PIPER LAURIE.Tuttavia, Newman sembrò che inizialmente volesse prendere parte al film,ma aveva già un contratto firmato per girare "LA RAGAZZA DEL QUARTIERE" accanto a ELIZABETH TAYLOR ,ma la prolungata lavorazione di "CLEOPATRA" fece saltare il progetto,che venne successivamente realizzato con ROBERT MITCHUM e SHIRLEY MACLAINE al loro posto. Sia Newman che JACKIE GLEASON,che interpreta il suo rivale "Minnesota Fats", effettuarono personalmente i tiri che si vedono nel film, eccetto quelli più complessi che il campione di biliardo WILLIE MOSCONI compì al loro posto.Nel film compare anche l'ex campione di boxe JAKE LA MOTTA,sul quale venne realizzato anni dopo "TORO SCATENATO",nel ruolo di un barista.Le riprese durarono sei settimane,tutte si svolsero a New York:il titolo ad un certo punto sembrò divenire "Stroke of luck",perchè "The hustler" significava anche nel gergo della prostituzione,una persona che "ci dà dentro".Il successo del film rilanciò negli States il gioco del biliardo.Il regista ROBERT ROSSEN utilizzò gente che bazzicava davvero sale da gioco e sale biliardo come comparse e figuranti. Paul Newman non aveva mai maneggiato una stecca prima di partecipare al film:si fece montare nella propria abitazione un tavolo da biliardo per impiegare le ore libere esercitandosi per risultare credibile.Benchè nei titoli Jackie Gleason venga indicato come coprotagonista,appare nel film per non più di 20 minuti.Piper Laurie,dopo aver partecipato al film ed aver ottenuto una nomination come attrice non protagonista,non fece più cinema per quindici anni, dedicandosi al proprio matrimonio e alla figlia:tornò sugli schermi in "CARRIE" e ottenne un'altra candidatura agli Oscar. GEORGE C.SCOTT ,notoriamente uno che non le mandava a dire, in un'intervista anni dopo dichiarò che secondo lui la performance di Newman in questo lavoro non era delle sue migliori, e che lo aveva preferito in "HUD IL SELVAGGIO". Pur ottenendo svariate nominations agli Oscar del 1962,"Lo spaccone" fu battuto sulle candidature più importanti da "WEST SIDE STORY" e "VINCITORI E VINTI".E'uno dei primi film hollywoodiani in cui si sente la parola "bastardo".

sabato 8 maggio 2010




GIOVENTU' BRUCIATA ( Rebel without a cause,USA 1955)


DI NICHOLAS RAY
Mito da quasi subito,anche per la fine precoce del suo protagonista JAMES DEAN, "GIOVENTU' BRUCIATA" fotografò con rara efficacia la prima generazione di giovani post-bellica, con i problemi e il disagio che si manifesta in quell'età della vita in cui tutto,negli anni che seguono,dovrebbe parere roseo ma in realtà vive di drammatizzazioni maggiori e le cui gioie fanno spesso pari con i tormenti. Se Dean fu da subito il protagonista ideale della storia, per NATALIE WOOD ottenere la parte fu più complicato:nonostante avesse una relazione con il regista NICHOLAS RAY non fu facilitata.Probabilmente influiva la condotta un pò scapestrata dell'attrice nella vita,essendo rimasta coinvolta poco prima in un incidente automobilistico in una macchina guidata da DENNIS HOPPER, anch'egli successivamente ingaggiato per il film. Ray,per capire meglio le psicologie dei ragazzi che formavano gangs giovanili e studiarne gli atteggiamenti, ne contattò alcune e andò in giro con loro. Il film doveva aprirsi con una banda di ragazzi che malmenano un padre di famiglia, lasciando sul marciapiede un giocattolo che l'uomo aveva con sè:la scena fu girata,ma la Warner reputò la sequenza troppo violenta e la fece stralciare dal montaggio.In effetti "Gioventù bruciata" si apre con James Dean/Jim Stark che,ubriaco sul selciato,raccoglie una bambolina. La scena fu girata,così com'è,su ispirazione di Dean,che era piuttosto stanco per aver girato metri di pellicola per molte ore in quella giornata: disse a Ray di far ruotare la macchina da presa mentre lui improvvisava,e il risultato soddisfece il cineasta,che decise di tenere la scena.Nella successiva scena al commissariato, Dean colpì davvero duramente la scrivania,facendosi male e dovette indossare una fasciatura elastica per una settimana.All'origine,nello script, il protagonista era un ragazzo complessato e praticamente un nerd, con occhiali,giubbotto di pelle marrone che lo ingoffava e mille complessi:ma l'ingaggio di James Dean, non ancora mito ma sicuramente di forte effetto sulle fans, cambiò il personaggio, facendogli indossare il celeberrimo giubbotto rosso e la t-shirt bianca,che dopo questo film furono vendutissime.Nella scena del duello con il coltello a serramanico,sia Dean che COREY ALLEN utilizzarono veri coltelli,protetti sotto i vestiti da protezioni di metallo. In molti che avevano lavorato al film,da Ray a Dean,compreso SAL MINEO che lo interpretava, il personaggio di Plato,l'amico complessato di Jim, era sottilmente ma sostanzialmente omosessuale,ma per le severe leggi censorie vietavano ogni esplicita affermazione in tal senso. Infatti in un armadietto a scuola di Plato si può notare un poster di Alan Ladd, e Dean affermò che in una scena raccomandò a Mineo di guardarlo come lui guardava Natalie Wood.Dean interpretò un teen-ager pur avendo 24 anni al tempo delle riprese. Mineo disse durante le riprese che sentiva che sarebbe morto in scena:Dean, per quel giorno,non lo perse di vista mai. Un finale alternativo,ma altrettanto tragico,venne girato:Mineo invece di essere ucciso da uno sparo, cadeva dalla torre dell'osservatorio.Le riprese del film dovevano cominciare dopo la fine di quelle de "IL GIGANTE",ma l'inaspettata gravidanza di LIZ TAYLOR fece sì che Dean potesse liberarsi per girare questo lavoro. Tutti e tre gli interpreti principali sono morti,giovani,di morte violenta:Dean nell'incidente automobilistico, Mineo venne accoltellato, e la Wood annegata in circostanze poco chiare.


venerdì 7 maggio 2010



CASABLANCA (Casablanca,USA 1942)

DI MICHAEL CURTIZ

Quando RONALD REAGAN era presidente degli Stati Uniti,dall'80 all'88, girava la voce che avrebbe dovuto interpretare il ruolo leggendario di Rick,il protagonista di "CASABLANCA" assieme ad ANN SHERIDAN al posto del duo HUMPHREY BOGART-INGRID BERGMAN,icone di sempre nella memoria di tutti i cinefili:in realtà la cosa non era affatto vera, ma fu l'invenzione di un pubblicista che lavorava per lo studio del quale facevano parte Reagan e la Sheridan,per presentarli meglio nei casting.Tratto dalla pièce teatrale "Everybody's come to Rick's" di Murray Burnett e Joan Alison, ebbe molto peso nella propaganda all'entrata in guerra degli USA contro il nazismo:se Bogart fu scelto praticamente da subito dalla produzione, perchè stava cercando un ruolo nuovo, ed ebbe facile vittoria su GEORGE RAFT,che spingeva su Jack Warner per farsi assegnare la parte.Meno semplice fu scritturare la protagonista femminile:i produttori avrebbero voluto HEDY LAMARR,per puntare successivamente su MICHELE MORGAN,la quale chiese però 55,000 dollari come ingaggio;per 25,000 si poteva avere la Bergman,che tuttavia era sotto contratto con David O.Selznick.A quell'epoca i divi firmavano contratti che li legavano ai produttori molto ferreamente,e vennero inviati gli sceneggiatori Philip e Julius Epstein a chiedere se la star poteva essere "prestata" per un solo film alla Warner Bros. .Sam,il pianista nero,doveva nelle intenzioni del produttore Hal B.Wallis essere un personaggio femminile, per il quale si fece addirittura il nome di ELLA FITZGERALD,ma rimanendo un carattere maschile,venne scritturato il batterista DOOLEY WILSON , il quale finse appunto di saper suonare il piano. PAUL HEINREID invece, partecipò al film di malavoglia,obbligato da Selznick a lavorare per la Warner nel ruolo del marito di Ilsa,il personaggio della Bergman.Su un set già abbastanza difficoltoso nell'avvio delle riprese,anche l'accento ungherese del regista Michael Curtiz complicava le cose,storpiando talvolta le direttive date agli attori.Dei quali,molti di quelli che interpretavano i nazisti erano invece ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania per scampare al nazismo.La famosa battuta "Suonala ancora,Sam.", in realtà non viene pronunciata nella pellicola:Rick dice" L'hai suonata per lei,ora suonala per me.".La moglie di Bogart, MAYO METHOT accusava continuamente il marito di avere una relazione con Ingrid Bergman:curiosamente,sia Bogey che la Bergman hanno rarissimamente alluso a questa cosa negli anni seguenti.L'unico degli interpreti che sia stato veramente a Casablanca nella sua vita è stato Dooley Wilson, cioè Sam. In Italia,nonostante sia uscito solo qualche anno dopo per la censura fascista, vennero cambiati il nome del personaggio Ferrari in Ferrac, e del passato di Rick,le noie avute con i tedeschi sono dovute nel doppiaggio italiano a una storia con i cinesi,mentre nell'originale si parla dell'aiuto del protagonista ad etiopi contro gli italiani. Nella celebre scena in cui gli esuli dall'Europa intonano "La Marsigliese" molti si commossero realmente perchè erano veramente fuggiti dai paesi natii per evitare la persecuzione nazista. Sia Ingrid Bergman che Paul Heinreid appaiono nel film 24 minuti dopo l'inizio.Durante il film,si nota spesso una differenza ripetuta di altezza tra Bogart e la Bergman:il fatto era che l'attrice era più alta del compagno, e non sempre le piattaforme su cui Bogey stava in piedi nelle scene erano della stessa misura.Nonostante si sia parlato da subito di una straordinaria "chemistry" (l'alchimia tra due star) tra i due divi protagonisti,nonostante le proposte i due non lavorarono mai più insieme allo stesso film.Costò 950,ooo dollari dell'epoca,ne incassò 1,719 in USA.


martedì 4 maggio 2010



THE DAY AFTER TOMORROW-L'alba del giorno dopo

(The day after tomorrow,USA 2004)

DI ROLAND EMMERICH

Il titolo viene da una citazione di Friedric Nietzsche, estratta da "L'anticristo",che tra l'altro compare tra i libri che vengono incendiati per sopravvivere nella Biblioteca di New York: "Solo il giorno dopo domani appartiene a me."Roland Emmerich concepì questo kolossal catastrofico dal tono ecologista durante la realizzazione de "Il patriota",nel 2000, ma gli avvenimenti dell'11 settembre convinsero il regista tedesco a temporeggiare rimandando la presentazione del progetto alle case di produzione.In controtendenza a quelle che purtroppo sovente hanno caratterizzato le operazioni " a fin di bene" hollywoodiane "verdi",che per produrre un film che di fondo sostenesse la causa ecologica perpetravano durante la lavorazione non pochi danni all'ecosistema, Emmerich tirò fuori 200,000 dollari perchè la pellicola fosse "carbo-neutrale", e cioè che venissero ridotte al minimo le emissioni di gas, e compensate eventualmente piantando nuovi alberi e investimenti per nuove forme d'energia non inquinanti. Il film è pieno di "Bloopers", errori marchiani soprattutto di incongruenze narrative e pratiche:da un elicottero della tv che se ne vola tranquillo mentre tutt'attorno infuria una sequela di trombe d'aria,a medicinali che si mantengono liquidi con una temperatura abbondantemente sotto lo zero, personaggi che toccano superfici metalliche congelate senza provare dolore e che parlano senza emettere vapore. Anche la Statua della Libertà che emerge dalle acque di una New York inondata lascia seri dubbi:la forza degli elementi,anche secondo il regista Emmerich, avrebbe divelto il monumento,ma la scelta di lasciarla come simbolo della forza dell'umanità di sopravvivere alla catastrofe era stata presa con decisione. L'attore KENNETH WELSH venne ingaggiato nel ruolo del vicepresidente per la forte rassomiglianza fisica all'allora n.2 dell'amministrazione Bush, Dick Cheney:in questo modo la produzione e Emmerich intesero sottolineare la critica alla presidenza per come aveva maltrattato il trattato di Kyoto per ridurre le emissioni letali per la Terra.La Croce Rossa fornì,in America, dei breviari da distribuire agli spettatori che andavano a vedere il film, sul comportamento da tenere per sopravvivere a tornado,terremoti,inondazioni,cicloni e via dicendo.Il ruolo di JAKE GYLLENHAAL e quello dei suoi compagni di sventura nella sceneggiatura originale prevedeva che i ragazzi avessero non più di 11 anni,ma Emmerich voleva lavorare con l'attore dopo averlo visto in "OCTOBER SKY" e fece "invecchiare" il personaggio.Ci furono dubbi da parte dei produttori circa l'ambientazione a New York di buona parte della storia,visti i recenti avvenimenti dell'11 settembre,ma Emmerich insistette per due motivi:primo,perchè comunque da sempre New York è stata il teatro più "normale" e conosciuto a livello mondiale di storie spettacolari come questa, e secondo per via appunto della forte attenzione mediatica sulla metropoli USA.E comunque,il regista tedesco ha il vizio di "distruggere" NY:lo ha fatto tre volte,con questa, le altre due in "GODZILLA" e "INDEPENDENCE DAY".La singola scena dei lupi che attaccano la barca comportò cinque giorni di lavorazione,una delle più complesse da realizzare nel film. Oltre 1000 artisti digitali di ben nove case di produzione hanno lavorato alla realizzazione degli effetti speciali, infatti i titoli di coda durano ben 8 minuti per indicare la troupe.I fenomeni metereologici che si vedono, a detta degli scienziati che visionarono il film in anteprima,non possono accadere in così breve tempo tutti assieme.All'epoca della sua uscita,con "SHREK 2" è stato il film che ha incassato maggiormente in un week-end.Costato complessivamente 125 milioni di dollari,ne ha totalizzati 186 in USA,e 357 nel resto del mondo,giungendo all'impressionante somma di 544 milioni finali.




domenica 2 maggio 2010




ROBIN HOOD,PRINCIPE DEI LADRI (Robin Hood,prince of thieves,USA 1991)


DI KEVIN REYNOLDS

L'idea di una nuova versione delle avventure dell'eroe Robin Hood circolava già dalla seconda metà degli anni Ottanta, e fu annunciata una produzione diretta da JOHN MCTIERNAN con MEL GIBSON previsto per tender l'arco del giustiziere di Sherwood,ma questa operazione non andò in cantiere anche per l'intensa agenda del divo australian-americano, in quegli anni attivissimo anche nel prepararsi a passare dietro la macchina da presa. Probabilmente, dato l'alto rischio che si prospettava essere il suo primo film diretto e interpretato, un western dalla parte dei pellerossa, "BALLA COI LUPI" (che poi è andato come sappiamo...),la giovane star KEVIN COSTNER pensò bene di firmare il contratto che l'avrebbe reso protagonista di un kolossal dagli alti costi che però prometteva molto bene a livello organizzativo,con l'incentivo di un regista amico come KEVIN REYNOLDS,che aveva avuto molta importanza nel lanciare la carriera di Costner. Per il ruolo del malvagio,lo sceriffo di Nottingham, fu inizialmente preso in considerazione RICHARD E.GRANT ("Dracula di Bram Stoker"), per poi lasciare il posto al caratterista visto già in "Trappola di cristallo" ALAN RICKMAN;mentre per il ruolo di Lady Marian, era ROBIN WRIGHT PENN,che però rimase incinta prima di cominciare le riprese. Quattro giorni antecedenti il primo ciak, venne scritturata MARY ELIZABETH MASTRANTONIO. Secondo alcune versioni Costner assunse un insegnante per avere un accento inglese,ma lo licenziò constatando che non riusciva a prenderlo,mentre altre ritengono che questa era solo un'intenzione dell'attore,cassata subito dal regista.SEAN CONNERY,per l'apparizione finale nel manto di Riccardo Cuor di Leone,impiegò un giorno di riprese, e percepì 250,000 dollari che furono devoluti in beneficenza.Le melodie utilizzate nella pellicola sono davvero prese da stesure medievali. Sembra che nel copione originale nel finale venisse fuori che la strega è in realtà la madre dello Sceriffo,e che Costner stesso abbia imposto al regista,nel montaggio finale, di tagliare alcune scene di Rickman,perchè sembrava che avesse troppo spazio per essere solo una figura da antagonista. Se ci si fa caso,il capo degli stuntmen compare più volte e viene "ucciso" svariatamente,perchè era il miglior cascatore sul set. "Sadiq",l'appellativo con cui Azeem,il personaggio dell'alleato arabo di Robin Hood interpretato da MORGAN FREEMAN,chiama l'eroe significa appunto "amico" in arabo. Costato 48 milioni di dollari, ne incassò 165 negli Stati Uniti,in più ne portò a casa altri 225 dal resto del pianeta, per 390 totali.Un grosso risultato,con un Costner all'apice delle sue fortune commerciali...



sabato 1 maggio 2010



RITORNO AL FUTURO ( Back to the future,USA 1985)

DI ROBERT ZEMECKIS

Il maggiore successo mondiale del 1985 fu scritto da BOB GALE e affidato al neoregista di successo BOB ZEMECKIS, reduce dall'ottimo risultato di "ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE". La prima scelta della produzione per interpretare Marty McFly è stata in effetti MICHAEL J.FOX, il quale però era sotto contratto per realizzare episodi di "Casa Keaton":venne scelto quindi ERIC STOLTZ( "La mosca 2"), ma da subito ebbe grossi contrasti sia con il regista che con il resto del cast, anche per il tono da dare alla recitazione e la concezione del personaggio.Dopo aver considerato brevemente C.THOMAS HOWELL ("I ragazzi della 56 strada") Zemeckis tornò alla carica per Fox, che riuscì a combinare la lavorazione del telefilm cui lavorava, e il film, lavorando a tempo pieno e costringendo la troupe di "RITORNO AL FUTURO" ad effettuare le riprese tra le sei di pomeriggio e le sei di mattina.Fox non potè comunque partecipare al tour promozionale abituale che segue ogni produzione nell'incontrare stampa e pubblico. Per il ruolo dello scienziato Doc Emmett Brown si fecero i nomi di JOHN LITHGOW("Cliffhanger"),DUDLEY MOORE( "Arturo") e JEFF GOLDBLUM ("Independence day"), per poi assumere CHRISTOPHER LLOYD.Michael J.Fox dovette imparare ad usare lo skateboard appositamente per girare la pellicola. Paradossalmente il protagonista era più vecchio di tre anni dell'attore che impersona il padre, CRISPIN GLOVER,ed aveva pressappoco l'età dell'attrice che interpreta la madre, LEA THOMPSON. Venne scelta la DeLorean appositamente perchè aveva il sistema di apertura degli sportelli verso l'alto,e verosimilmente a persone del 1955 sarebbe potuta sembrare un'astronave.Zemeckis,prima di portare il progetto alla Universal,interpellò la Disney,la quale rifiutò di produrre il film,perchè secondo la loro linea,l'idea di una madre che rischiasse di innamorarsi del proprio figlio (anche se,come si sa,avendo visto il film, non c'è la sensazione di incestuosità) era troppo estrema.Furono comunque diverse le majors che non videro granchè di potenzialmente redditizio nella sceneggiatura,giudicandola perlopiù una commediola giovanilistica in stile "LA RIVINCITA DEI NERDS". Nella scena in cui Marty McFly suona e canta "Go Johnny go!" fu "doppiato" dal musicista Mark Campbell.Il titolo "Back to the future" rischiò di tramutarsi in "Spaceman from Pluto", perchè il maggior dirigente della Universal avanzò il dubbio che il pubblico non amasse i film con la parola "futuro" nel titolo:Zemeckis sottolineò però che il suo film era sostanzialmente una commedia, e il titolo indicato dal boss suonava troppo serioso per il tono della pellicola.Per interpretare Doc Brown Lloyd si ispirò sia ad Albert Einstein che al conduttore tv Leopold Stokowski,mentre per la sua performance alla chitarra Michael J.Fox scalciò a vuoto come faceva il chitarrista degli Who,si gettò giù in ginocchio come Angus Young degli AC/DC ,saltando con una gamba in alto come Chuck Berry e accelerando l'assolo come Eddy Van Halen.Esempio di serie di successo marcatamente decrescente (in parole povere,era meglio se ne facevano uno solo...), "Ritorno al futuro" costò 19 milioni di dollari,e senza grandi star nè dietro nè davanti la macchina da presa,totalizzò 210 milioni in USA e 170 fuori, risultando il maggior successo mondiale del 1985 con 380,battendo Sly Stallone nel suo anno più magico commercialmente,considerando i grossi risultati del secondo "Rambo" e del quarto "Rocky".