domenica 9 maggio 2010



ULTIMO TANGO A PARIGI (I/F,1972)

DI BERNARDO BERTOLUCCI

I sogni ispirano sempre tanto, e pare che l'idea di "ULTIMO TANGO A PARIGI" sia venuta a BERNARDO BERTOLUCCI dopo aver sognato una bellissima donna,senza nome, con cui faceva l'amore per strada senza sapere chi fosse. Pare che una delle prime stesure della sceneggiatura addirittura fosse la storia come la conosciamo,ma in chiave omosex, di due sconosciuti che vivevano una relazione sessuale, con uno dei due che avesse la fidanzata o moglie,ma venne accantonata perchè rischiava di non trovare produttori disposti a finanziare il progetto. Bertolucci avrebbe voluto nei ruoli principali JEAN-LOUIS TRINTIGNANT e DOMINIQUE SANDA, con i quali si era trovato particolarmente bene ne "IL CONFORMISTA",ma riuscì a scritturare MARLON BRANDO giusto prima del grande rilancio che il divo ebbe con "IL PADRINO" e con questo stesso lungometraggio,dopo anni di fiaschi e film sbagliati e la giovane attrice francese MARIA SCHNEIDER. Brando arrivò sul set il primo giorno di riprese con due dita di cerone sul volto,perchè non capiva come mai il direttore della fotografia VITTORIO STORARO volesse girare con illuminazione bassa e luci soffuse:Bertolucci stesso volle rimuovere di persona l'eccessivo trucco che l'attore si era messo in faccia.Molto dei dialoghi del film vennero improvvisati da Marlon Brando,perchè non gli piacevano quelli che avrebbe dovuto recitare:infatti,alcune delle cose che il suo personaggio racconta vengono dai ricordi personali del divo JEAN-PIERRE LEAUD,che interpreta il fidanzato di Maria Schneider, aveva molta soggezione di Marlon Brando, al punto che preferì girare ogni sua scena quando la star americana non fosse presente sul set . La scena del burro fu un'altra improvvisazione di Brando, al punto che la Schneider,tesissima per la verosimiglianza della sequenza, scoppiò a piangere veramente.E per ovviare alle frequenti amnesie di Brando e anche perchè soffriva di dislessia, pare che la Schneider avesse scritto sul proprio corpo nudo delle frasi che il partner avrebbe dovuto pronunciare,mentre lui non volle comparire interamente nudo in una scena frontale perchè immaginava che spogliandosi in pubblico, il suo pene sarebbe sembrato una nocciolina (ma quanta autostima...). La prima versione del montaggio arrivava a quattro ore di proiezione.Inizialmente Bertolucci aveva commissionato la colonna sonora ad ASTOR PIAZZOLLA,che gli inviò un demo ma non convinse del tutto il regista:preferì a quel punto lasciare comporre la musica del film a GATO BARBIERI,perchè riteneva che l'uso del sassofono creasse maggior atmosfera. Quando riferirono a Bertolucci che INGMAR BERGMAN aveva affermato che l'idea della versione omosessuale del racconto sarebbe stata più sensata e di maggior impatto, il regista italiano rispose tagliando corto che ognuno aveva diritto ad esprimere una critica. Anni dopo,in un'intervista, ad una domanda su cosa significasse secondo lui questo film, Marlon Brando disse che era una "seduta di autoanalisi di Bertolucci".Quando sul set il regista spiegò all'attore che nella sua visione Paul era "l'essenza del maschio" e Jeanne "la ragazza dei sogni", l'attore spiegò successivamente che non aveva la minima idea di che cosa intendesse Bertolucci. Il film uscì in Italia il 15 dicembre 1972, la settimana seguente venne sequestrato, dopo numerose denunce, e subì tre processi:assolto in primo grado, venne condannato in appello e pure in cassazione e condannato al rogo,salvo qualche copia depositata come corpo del reato e altre custodite da gente di cinema, come RAINER WERNER FASSBINDER. Fu liberato definitivamente a fine 1986, ed uscì a febbraio dell'anno dopo, prosciolto da ogni veto, riscuotendo un grande successo e risultando undicesimo nella classifica finale degli incassi della stagione 86/87.

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