martedì 27 aprile 2010






ROCKY (Rocky,USA 1976)




DI JOHN G.AVILDSEN
E'stato uno dei film da Oscar meno prevedibili della storia dell'Academy,interpretato da un ex figurante che fino ad un anno prima era un personaggio con una battuta o poco più in "MARLOWE IL POLIZIOTTO PRIVATO":ma "ROCKY" ebbe una gestazione a dir poco faticosa e quasi epica. Nel '75 SYLVESTER STALLONE vivacchiava ai bordi del mondo del cinema prendendo parte a qualche film (tra cui uno erotico abbastanza diffuso),quando, colpito dal match di boxe tra il campionissimo Muhammad Ali e il trentaseienne Chuck Wepner,nel quale lo sfidante, praticamente quasi un ex-boxeur, resistette per quindici riprese lasciando vincere Ali solo ai punti, addirittura mettendolo ko, e incassando colpi su colpi stupì il pubblico e gli scommettitori, ebbe l'ispirazione giusta per buttare giù la sceneggiatura di "Rocky",in cui un pugile quasi al tramonto ha l'occasione di sfidare il campione del mondo;

i produttori ROBERT CHARTOFF e IRWIN WINKLER si dissero molto interessati a trarre un film dallo script e offrirono a Stallone 350,000 dollari per i diritti, ma rifiutarono in tronco la prospettiva di lasciare interpretare allo stesso sceneggiatore il film. Il quale si ostinò:o interpretava "Rocky" o avrebbe rifiutato l'offerta dei produttori,nonostante avesse poco più di cento dollari sul conto e nient'altro. I due producers contattarono la United Artists,che offrì due milioni di dollari di budget,ma a condizione che uno tra JAMES CAAN, RYAN O'NEAL,ROBERT REDFORD o BURT REYNOLDS fosse il protagonista. L'accordo finale,dovuto alla pervicacia di Stallone, fu che il denaro messo a disposizione non superasse il milione di dollari,e che l'attore-sceneggiatore trentenne interpretasse la pellicola. LEE STRASBERG("Il padrino parte II") era la scelta originaria per il ruolo del vecchio allenatore Mickey, ma invece il ruolo andò a BURGESS MEREDITH. Per interpretare Adriana,la timida donna che fa innamorare Rocky, venne presa in considerazione un'attrice spesso indicata nelle selezioni di casting,ma che in realtà non ha fatto molti film importanti,CARRIE SNODGRESS,e pure SUSAN SARANDON rientrò nella rosa delle candidate,ma venne scelta la sorella di Francis Ford Coppola,TALIA SHIRE.Inizialmente Stallone fece il nome di HARVEY KEITEL per dar volto all'amico e poi cognato Paulie,ma costava troppo e venne preso BURT YOUNG.Per interpretare il campione del mondo Apollo Creed si offrì il noto pugile KEN NORTON,il quale però era troppo leggero per essere messo a confronto con la corporatura di Rocky/Stallone,e allora venne ingaggiato l'ex giocatore di football americano CARL WEATHERS;
il film fu girato in soli 28 giorni;
il costo maggiore fu indicato alla voce make-up, per lo scontro finale tra i pugili;
Sylvester Stallone si obbligò a smettere di fumare per il periodo delle riprese,dopo essersi accorto di avere il fiato troppo corto per girare le scene sportive e di allenamento;
i quattro round che si vedono per intero(l'iniziale,due centrali e l'ultimo) vennero girati tutti per due volte,una volta con la steadycam,l'altra riprendendo Stallone e Weathers da fuori ring;
l'offerta di aiuto dell'anziano allenatore siano stati improvvisati dagli interpreti, soprattutto da Stallone che si disse influenzato dall'effettivo cattivo odore del piccolo bagno dell'appartamento in cui la scena si svolge;
il regista JOHN G.AVILDSEN accettò di realizzare il film pur senza aver mai assistito neanche in minima parte ad un incontro di boxe;
nella scena in cui Young/Paulie rientra a casa ubriaco ed ha una lite con la sorella e Rocky, appena prima ,andando sul set, Young prvava la camminata da ubriaco, e incontrò un uomo veramente ebbro,che gli disse che non sembrava che si muovesse come era giusto.Young allora imitò le movenze dello sconosciuto per dare più verosimiglianza alla sua recitazione;
fu il primo film a sfondo sportivo ad aggiudicarsi il premio Oscar per il miglior film;
nella scena in cui Rocky prende a pugni i quarti di manzo per allenarsi,Stallone picchiò così forte da spianarsi le nocche;
dei veri boxeur celebri convocati per apparire prima del match tra Rocky e Apollo,solo Joe Frazier rispose all'appello,perchè abitava proprio a Philadelphia;
contrariamente ai produttori,Stallone volle inserire la scena in cui nella notte prima dell'incontro Rocky parla delle sue paure ad Adriana.Proprio perchè contro le loro idee,i produttori concessero all'attore solo una ripresa,ma è una delle scene che ha reso celebre il film;
il vero nome di Rocky non è Rock o Rocco,come si potrebbe pensare,ma Robert! Ciò si evince daun documento inquadrato nel secondo film della serie.Il soprannome Rocky è dovuto all'ammirazione per il boxeur Rocky Marciano;
l'immagine di cui sopra,benchè sia una delle più riportate sui poster del film,era nel montaggio originale, sulla quale si concludeva la pellicola. Avildsen chiudeva la storia con Rocky e Adriana, dopo il clamore e l'emozione della fine dell'incontro,con l'annuncio dell'abbandono della boxe da parte del pugile, che si allontanavano mano nella mano:visto il forte tasso emotivo del lungometraggio,si optò però per il fermo immagine definitivo dell'abbraccio tra i due;
pare che Stallone abbia scritto la bozza del soggetto originale in tre giorni, rielaborando in seguito varie cose per presentarla a Winkler e Chartoff,in special modo sul personaggio di Mickey,inizialmente descritto come un vecchio non solo burbero,ma arrogante e razzista;
sembra che Talia Shire avesse l'influenza mentre girava la scena del primo bacio tra il suo personaggio e Rocky, e l'esitazione che è evidente nella sequenza fosse dovuta all'ammissione della Shire del dispiacere di poter trasmettere al partner il virus... ;
due persone della famiglia di Stallone sono presenti nel film:il padre Frank è l'uomo che suona la campana del ring,mentre il fratello Frank jr. è quello che canta per strada vicino all'abitazione di Rocky,e compare anche nella seconda pellicola;
per comporre il celebre motivo che avrebbe caratterizzato il personaggio di Rocky Balboa, Avildsen spiegò al compositore BILL CONTI che doveva trasmettere la sensazione che Rocky a quel punto avrebbe anche potuto cominciare a volare.Conti lo intitolò per questo "Gonna fly now";
per l'incontro tra Balboa e Creed, Stallone approntò 32 pagine specificamente per descrivere i movimenti dei due atleti, e per le riprese della sequenza,peraltro una delle più brevi tra quelle di boxe della saga di Rocky, vennero impiegate 35 ore effettive;
il manifesto presente di fronte al ring che riproduce Rocky con i calzoncini rossi e con banda bianca fu effettivamente stampato erroneamente,visto che il protagonista invece li indossa bianchi con la banda rossa,ma la produzione non aveva i soldi per stamparne uno nuovo. Stallone volle inserire il commento di Rocky su questa cosa nel dialogo con l'organizzatore del match;
Carl Weather venne inizialmente assunto per insegnare a Stallone come muoversi sul ring,avendo praticato anche la boxe a livello dilettantesco. Durante un'audizione,Weathers colpì in modo duro l'altro,che si bloccò e gli disse di darsi una calmata perchè quella era solo una prova:il nero a quel punto disse che con l'attore vero avrebbe usato più riguardo,al che Avildsen si intromise e spiegò che era Stallone il protagonista e l'autore della sceneggiatura. Weathers squadrò l'altro con spacconeria e durezza e si pronunciò"Potrebbe far di meglio".Stallone allora lo volle come rivale sul ring perchè gli sembrò che Weathers avesse molto del Creed da lui immaginato;
secondo Stallone, che da anni provava a sfondare senza successo ad Hollywood, la storia di Rocky ha molto di autobiografico, perchè a quel punto la futura star cominciava a sentirsi fuori tempo, e con le possibilità ridotte al lumicino,perchè nessuno aveva mai creduto in lui nell'ambiente;
in proporzione ai costi,un milione di dollari più quelli della promozione, è uno dei risultati più sconvolgenti di sempre:117 milioni a uno, come successivamente è capitato solo a eccellenti furbate nell'era del net come "BLAIR WITCH PROJECT" o "PARANORMAL ACTIVITY",in pratica "bufale" ben vendute.









lunedì 26 aprile 2010





AGENTE 007 LICENZA DI UCCIDERE (DR.No, USA 1962)


DI TERENCE YOUNG


La serie letteraria di successo dell'agente del controspionaggio britannico James Bond/007,creata da Ian Fleming, era da qualche anno nel mirino delle case di produzione che ne avevano intuito il potenziale ritorno economico:venne buttata giù una sceneggiatura originale che si intitolava "James Bond,agente segreto",ispirata al romanzo "Thunderball",messa insieme dall'inventore di Bond, dal produttore Kevin McClory, e dallo sceneggiatore Jack Wittingham:Fleming però ci ripensò, e preferì scegliere "Dr.No" come primo adattamento delle avventure del suo personaggio.Quella sceneggiatura accantonata,ventun anni dopo conobbe una parziale rielaborazione e fu in pratica il canovaccio di "MAI DIRE MAI",il ritorno di SEAN CONNERY nel ruolo di 007;
è risaputo che Ian Fleming desiderasse che venisse scritturato CARY GRANT per dar volto a James Bond :ma prima di arrivare a scegliere Connery,la lista dei candidati è copiosa. Dopo il "No" di Grant, venne cercato il muscoloso divo del peplum americano STEVE REEVES che declinò anch'egli.Altri nomi? TREVOR HOWARD,PATRICK MCGOOHAN,REX HARRISON,IAN HENDRY,RICHARD BURTON....Fleming fece il nome di un attore che seguiva in tv nella serie "Il santo", un inglese di nome ROGER MOORE. E invece la produzione scelse Connery,perchè ai produttori dava l'impressione di un duro,alto e robusto che si muovesse come un felino.Nel ruolo della bella Honey venne ingaggiata la giovane partner del regista JOHN DEREK,la svizzera URSULA ANDRESS . Per il malvagio Dr.No,che dava il titolo alla pellicola, Fleming propose il parente CHRISTOPHER LEE, il quale rispose ironicamente però all'offerta con un telegramma che diceva: "Dr.No? No!No!", e così venne preso in considerazione lo svedese MAX VON SYDOW,che però era già sotto contratto per girare "IL RE DEI RE".Entrò in gioco allora JOSEPH WISEMAN,che si aggiudicò definitivamente il ruolo;
i produttori Saltzman e Broccoli misero come regola che il regista dovesse essere a tutti i costi un inglese,perchè avrebbe capito meglio la psicologia di Bond;
per sua stessa ammissione, Sean Connery ha indossato toupet in tutti i film di 007 a cui ha preso parte;
è l'unico film della serie in cui non c'è il prologo prima dei titoli di testa;
la scelta di questa storia come primo film della serie non è casuale.I produttori la trovavano più facile da realizzare di altre,perchè ha una sola location,la Giamaica, e non ha bisogno di molti effetti speciali;
l'entrata in scena di Bond,al tavolo da gioco,con un breve piano sequenza che termina con il primo piano del protagonista che pronuncia la fatidica "Bond,James Bond." è una citazione-omaggio al film "JUAREZ" del 1939 con PAUL MUNI;
per sei settimane di lavorazione la Andress percepì 1000 dollari a settimana di ingaggio;
nella sala da pranzo del Dr. No,si può intravedere la copia di un quadro di Goya che ritrae il Duca di Wellington, effettivamente rubato nel 1961 (ritrovato poi nel '65);
per creare il mellifluo Dr.No,Ian Fleming si ispirò al diabolico Dottor Fu Manchu,genio del Male già celebre per essere stato portato più volte al cinema;
il Vaticano condannò la pellicola come "fortemente immorale";
la base del Dr.No impressionò così tanto STANLEY KUBRICK per la cura con cui era stato allestito,che prontamente scritturò lo scenografo come designer per il suo "IL DOTTOR STRANAMORE";
il bikini bianco indossato da Ursula Andress alla sua apparizione,un'icona dell'erotismo al cinema, è stato venduto in un'asta del 2001 per 35,000 sterline;
Sean Connery aveva un vero e proprio terrore dei ragni.La scena in cui una tarantola cammina sul letto dove Bond giace venne realizzata con un cristallo tra l'animale e l'attore,ma non sembrava abbastanza realistica,e per i dettagli venne rigirata con uno stuntman,Bob Simmons,senza il cristallo.Lo stunt disse poi,anni dopo,che quella era in assoluto la cosa più pericolosa effettuata nel suo lavoro ultradecennale;
è l'unico film della serie in cui James Bond canta ("Underneath the Mango tree"),per attirare l'attenzione sulla spiaggia di Honey;
a lungo il film ha detenuto il "record" del Bond-movie più breve,assieme a "MISSIONE GOLDFINGER",essendo entrambi lunghi 111 minuti.Dal 2008 in poi,con i suoi 106 minuti di proiezione, "QUANTUM OF SOLACE" è il film più corto della saga;
nella scena della mancata uccisione di Bond da parte del sicario Dent,che spara sei colpi alla sagoma che intravede sotto le coperte nella camera della spia, 007 successivamente spara al nemico un colpo alla schiena,e dopo che questi è stramazzato a terra scarica gli altri cinque colpi della sua pistola addosso all'uomo. Questo era molto coerente con il personaggio come era sulla pagina, spesso crudele e tendente al sadismo.I censori ridussero i colpi sparati a due,e la decisione giovò al personaggio, rendendolo meno cinico;
in America incassò 16 milioni di dollari dell'epoca,buona cifra ma lontana dai risultati dei film successivi,come in proporzione accadde anche in Europa.






sabato 24 aprile 2010



FRONTE DEL PORTO (On the waterfront, USA 1954)

DI ELIA KAZAN

Otto premi Oscar nel 1955 per un film nato da una serie di reportages sul "New York Sun" ad opera del giornalista Malcolm Johnson,che gli fece vincere il premio Pulitzer;l'assassinio di un boss della malavita portuale richiamò l'attenzione dell'opinione pubblica sul malaffare che dettava legge nell'ambiente;
il film fu fortemente voluto Elia Kazan,che con questo progetto parve volere praticamente espiare il suo ruolo nella commissione per le attività antiamericane (HUAC), avendo fatto nomi e denunciato personalità del cinema durante la famigerata "caccia alle streghe" ordita dal reazionario senatore McCarthy. Molto probabilmente però,Kazan intendeva prendersela tra le righe con il commediografo Arthur Miller che lo accusò pubblicamente di essersi venduto ai maccarthisti, essendo rimasto molto urtato dall'opera "Il crogiuolo";
la parte di Terry Malloy era stata concepita per JOHN GARFIELD, il quale però morì prima che cominciasse la lavorazione della pellicola.La sceneggiatura venne allora sottoposta a MARLON BRANDO,che la rifiutò.Il produttore SAM SPIEGEL fu certo che il giovane divo non avesse neanche scorso il copione,perchè aveva inserito strisce di carta tra le pagine che erano esattamente al loro posto quando gli fu riconsegnato.Brando,benchè avesse già lavorato per Kazan in "UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO" ,era rimasto molto scosso dal comportamento del regista con quelli della caccia alle streghe.Si decise quindi di puntare su FRANK SINATRA,che invece avrebbe accettato di buon grado la parte,ma Spiegel insistette su Brando,considerandolo più attrattivo per il grande pubblico,riuscendo successivamente a spuntarla.Per il ruolo femminile principale venne contattata GRACE KELLY,la quale però preferì lavorare a "LA FINESTRA SUL CORTILE",lasciando il posto all'esordiente EVA MARIE SAINT.Il ruolo del fratello di Malloy venne offerto a LAWRENCE TIERNEY,che però chiese troppi soldi per la parte, e così venne scelto ROD STEIGER;
su un costo totale di un milione di dollari, Brando ne percepì 100,000,e così Kazan,che però sul contratto fece mettere che avrebbe ricavato un quarto degli incassi, che ammontarono a dieci milioni;
Brando durante le riprese divenne amico di AL LETTIERI,un giovane attore che conosceva bene il mondo della malavita e gli insegnò diverse cose e comportamenti di quell'ambiente.I due lavorarono di nuovo insieme anni dopo ne "LA NOTTE DEL GIORNO DOPO" e "IL PADRINO";
è stato il film d'esordio,oltre che per la Saint, anche per caratteristi di una certa celebrità come MARTIN BALSAM("Psyco"),MICHAEL V.GAZZO("Il padrino parte II"),PAT HINGLE("Batman"), e FRED GWYNNE("Cotton Club");
sul contratto Marlon Brando fece stendere una clausola che concedeva al massimo quattro giorni alla settimana per le riprese,perchè in quel periodo si recava molto spesso dallo psicanalista,essendo morta da poco la madre.La famosa scena del dialogo tra lui e Steiger nel retro dell'automobile venne girata con l'altro attore che scambiava le battute con persone della troupe che leggevano la parte di Malloy/Brando;
Johnny Friendly,il cattivo del film, interpretato da LEE J.COBB,era ispirato ad un vero gangster,Michael Clemente, anche se delle fonti hanno parlato di un'ispirazione ad Albert Anastasia da parte dell'interprete.Clemente faceva capo alla cosca dei Genovese, e nel 1979 venne incriminato per attività illecite nell'ambito della mala del porto di New York;
nel girare il dialogo dell'auto tra i due fratelli Malloy, Brando cominciò ad improvvisare il dialogo,sorprendendo Steiger.Il regista lasciò fare,ma dopo un pò disse all'attore di "APOCALYPSE NOW" di attenersi al copione:Marlon Brando sostenne a quel punto che le frasi da pronunciare in sceneggiatura non gli sembravano sufficientemente ragionevoli nel contesto di un uomo minacciato di fare una brutta fine se avesse fatto come voleva.Kazan sentì lo sceneggiatore Budd Schulberg e dettero ragione entrambi a Brando,facendo in modo di puntare la macchina da presa sui due attori seduti nell'auto,lasciandoli liberi di improvvisare;
Kazan,anni dopo, ricordava che il problema maggiore durante la lavorazione,era che gli attori raramente si presentavano con puntualità sul set.Il fatto che facesse molto freddo, faceva sì che gli interpreti non amassero starsene girellando intorno al set e fosse necessario richiamarli per farli recitare;
molte comparse furono prese veramente dai lavoranti del porto;
come è capitato a molti attori che hanno lavorato con la superstar Brando, Rod Steiger era insofferente all'arroganza del giovane protagonista,ma usò il fastidio e il malessere che provava per rendere al meglio la tensione di Charley Malloy;
il produttore Darryl F.Zanuck, a cui la proposta di realizzare il film venne fatta per primo, non aveva grande fiducia nel progetto. Inizialmente rifiutò di produrre il film,sostenendo che reputava difficile che la gente si interessasse "a dei sudati scaricatori di porto".Poi disse che avrebbe finanziato l'operazione solo se il lungometraggio fosse girato in Technicolor e Cinemascope,ma Kazan e Schulberg vedevano la storia come un noir drammatico che aveva bisogno del bianco e nero per risultare quello che doveva essere nelle loro intenzioni.Si rivolsero quindi al produttore indipendente Spiegel, scarso di mezzi e fondi ma entusiasta e grintoso,che permise finalmente a "FRONTE DEL PORTO" di essere prodotto e uscire sugli schermi.



venerdì 23 aprile 2010



KING KONG (King Kong, USA 1933)

DI MERIAN C.COOPER e ERNST B.SCHOEDSACK

Il decennio che partorì cinematograficamente quelli che sarebbero stati in larga parte i capisaldi dell'horror di sempre sono gli anni Trenta:dopo "DRACULA", "FRANKENSTEIN", "LA MUMMIA", ecco il film "di mostri" per eccellenza, "KING KONG".Commissionata allo scrittore Edgar Wallace, la storia conobbe varie reintitolazioni: "Beast","L'ottava meraviglia","La scimmia","Re Scimmia" e "Kong",per tramutarsi nel titolo definitivo che conosciamo;
la bionda diva JEAN HARLOW rifiutò il ruolo principale,che andò a FAY WRAY;
l'idea venne comunque al regista Cooper dopo aver sognato un gorilla gigante che giungeva a New York;
quando incontrò la Wray, il coregista Cooper le parlò che avrebbe avuto il coprotagonista più alto di tutta Hollywood.Lei pensava che si riferisse a Cary Grant... ;
Cooper da bambino viveva vicino ad una linea sopraelevata dei treni, e la scena in cui Kong afferra un vagone mentre cerca la bionda donna del desiderio che lo ossessiona è ispirata ai ricordi del regista;
nei manifesti King Kong è più gigantesco di quanto appaia nella pellicola.Infatti il calcolo,rapportato agli umani,sembra sui 140 metri di altezza sui cartelloni,mentre su Skull Island su per giù sembra sui 55 e a New York grossomodo sui 75,alla faccia delle sproporzioni... ;
i piloti che uccidono Kong sono interpretati dalla coppia di registi stessa i quali,avendo svolto attività di lottatori di catch in gioventù, provarono le scene di lotta tra il gorilla e il Tirannosauro per spiegarla agli animatori;
molte le scene tagliate dalla prima versione per non spaventare eccessivamente il pubblico:Kong che mastica alcuni indigeni di Skull Island;il piede gigante che schiaccia un nativo;i brontosauri che afferrano alcuni marinai e li tirano giù in acqua per divorarli (essendo erbivori quella razza di dinosauri,era abbastanza incongrua...);Kong a New York addenta uno spaventato fuggitivo e poi ne getta i resti a terra;infine,le vesti di Fay Wray strappate quanto bastava a beccarsi un forte taglio censorio.Tutte queste scene vennero reintegrate nelle versioni che hanno circolato dal 1971 in poi;
il film salvò la RKO dalla sicura bancarotta;
il ruggito di Kong era il risultato della miscela sonora di un ruggito di una tigre e di un leone in avanti e indietro;
se si fa attenzione, tra il King Kong dell'isola e quello della parte finale c'è molta differenza nella struttura della testa e del muso,più umanoide nella prima parte;
40 sono le persone che muoiono nel film;
nel 2009 un modello originale di Kong alto 56 cm fu venduto all'asta per 203,000 dollari,anche se il "pelo" era pesantemente rovinato dal tempo.




mercoledì 21 aprile 2010



ERA MIO PADRE (The road to Perdition,USA 2002)

DI SAM MENDES

Se il romanzo ha da sempre ispirato cineasti e sceneggiatori,negli ultimi anni ha preso campo la graphic novel, quella forma di racconto a fumetti che offre un abbinamento tra storie prevalentemente drammatiche a tavole dense di significato,con una rarefazione accentuata,che solitamente cerca di infondere un'impronta epica alla narrazione."The road to perdition" fu una graphic novel dell'inglese Max Allan Collins,tradotta in film per la regia del regista vincitore dell'Oscar per "AMERICAN BEAUTY" SAM MENDES ;
il regista e il direttore della fotografia Conrad L.Hall decisero fin dall'inizio che le inquadrature avrebbero avuto molti riferimenti all'opera del grande pittore Edward Hopper,già ispiratore di molti altri cineasti;
Mendes spostò l'ambientazione dall'Irlanda agli Stati Uniti,giustificando la scelta nel fatto che i personaggi spesso sono in automobile, e che le strade d'Irlanda dopo un pò portano inevitabilmente sul mare;
è stato l'ultimo film sia per PAUL NEWMAN che per Hall,premiato con l'Oscar per la fotografia appunto per questo lavoro;
l'addetto al make-up Daniel C.Strepeke raccomandò agli interpreti di non esporsi al sole per mantenere un colorito pallido;
per imitare la voce del gangster Frank Nitti, accanitissimo fumatore, STANLEY TUCCI arrivò a fumare 80 sigarette in un giorno solo;
il personaggio del killer impersonato da JUDE LAW, Maguire,non esisteva nella graphic novel originale,venne aggiunto in fase di sceneggiatura;
TOM HANKS dichiarò che era la prima volta che su un set non doveva calpestare una moltitudine di cavi ed equipaggiamento delle macchine da presa,per via della precisione del direttore della fotografia Hall;
la scena in cui Hanks e Newman suonano assieme il piano prevedeva invece un ballo tipico irlandese eseguito dai due,ma probabilmente per poca praticità della scena,si preferì girare la scena come la si è vista al cinema;
quello del killer che fa foto delle sue vittime è il ruolo che Law predilige di meno,tra quelli da lui interpretati;
la località di Perdition,che dà il titolo al film, viene menzionata una sola volta in tutta la storia;
Jude Law,per imparare bene il trucco della moneta che è tra le cose che contraddistinguono il suo personaggio,prese lezioni da un prestigiatore;
i due gangster Rooney, Paul Newman e DANIEL CRAIG, sono ispirati ai veri fuorilegge,padre e figlio, Looney;
se un film deve incassare tre volte la cifra spesa per produrlo,per essere definito un successo davvero, "Era mio padre" non è in questa categoria. Costato 84 milioni, ne ha incassati 104 negli Stati Uniti, e 76 fuori.I 252 che avrebbero costituito un guadagno netto notevole,sono molti di più dei 180 in effetti portati nelle casse della casa di produzione.




SEVEN (Se7en,USA 1995)
DI DAVID FINCHER
Un thriller di successo mondiale, nonostante sia interamente virato ad un'atmosfera cupa e senza speranza,con conclusione tragicissima, contro la norma dei blockbuster hollywoodiani che abitualmente invadono le sale con propositi di resa commerciale altissima;oltretutto, quasi ad evitare una spettacolarizzazione della vicenda,la serie di delitti orditi da un pazzo si svolgono fuori campo, al pubblico,come ai due poliziotti protagonisti viene mostrata solo la scena del crimine.La composizione del cast non fu travagliata come altri film di successo,forse anche perchè appunto non era stato preventivato un risultato così eccellente al botteghino:inizialmente era stato contattato DENZEL WASHINGTON per intepretare il detective più giovane e dal carattere irruento Mills,ma l'attore lesse il copione e non accettò,definendo troppo fosca la storia,e il ruolo passò al rampantissimo,all'epoca, BRAD PITT, forte dei successi di "INTERVISTA COL VAMPIRO" e "VENTO DI PASSIONI",mentre per la regia si era pensato a DAVID CRONENBERG, che curiosamente si disse non interessato al progetto, e così l'inglese DAVID FINCHER,che aveva esordito con il terzo "ALIEN" si appropriò della regia. Per "John Doe",il killer, a lungo si tenne in considerazione il cantante dei REM MICHAEL STIPE,mentre venne ingaggiato,nell'incertezza generale,e a soli due giorni dall'inizio delle riprese, KEVIN SPACEY,che proprio quell'anno azzeccò anche la parte da Oscar per "I SOLITI SOSPETTI";
Pitt riuscì a strappare un ingaggio da sette milioni di dollari;
fu un'idea di Spacey stesso l'espediente di togliere il suo nome sia dai manifesti che dai titoli di testa,per accentuare la suspence sulla possibile identità dell'assassino che uccide regolandosi sui sette peccati capitali.E nei titoli di coda,che hanno la particolarità di scorrere "al contrario",cioè dall'alto verso il basso, il suo è il primo nome citato del cast;
i produttori, timorosi di un rifiuto del pubblico di fronte ad un finale così dark, suggerirono di cambiarlo durante la lavorazione, ma Pitt minacciò di abbandonare il progetto se l'avessero fatto;
lo sceneggiatore ANDREW KEVIN WALKER scrisse il film in due anni,mentre era impiegato alla Tower Records;
nella scena del ritrovamento della vittima del killer che indica il peccato dell'Accidia,il regista rifiutò di usare un manichino, e volle a tutti i costi una persona emaciatissima, magrissima.Trovarono così un interprete che pesava appena 36 kilogrammi;
nella versione originale viene usata per ben 74 volte l'espressione "fuck", in gran parte pronunciata da Brad Pitt/Mills;
GWYNETH PALTROW fu fortissimamente voluta da Fincher,che di fronte al rifiuto iniziale della bionda attrice, si fece aiutare dal suo boyfriend Brad Pitt a convincerla;
per spiegare la tensione che anima Mills,nella sceneggiatura originale viene spiegato che gli era stato ucciso da poco il partner e amico Parsons,ma nel film non c'è alcun collegamento a questo fattore;
MORGAN FREEMAN venne ripreso dai consulenti della Polizia presenti sul set,perchè,non essendo abituato a girare ruoli d'azione,si muoveva con il dito sul grilletto,cosa che invece all'Accademia insegnano a non fare assolutamente (e a ragione...);
durante la lavorazione, Pitt si fece male alla mano ed al braccio, e la cosa divenne parte integrante della storia, durante l'inseguimento sotto la pioggia in cui è vicinissimo sia ad acciuffare "John Doe",che a lasciarci la pelle;
verso l'inizio del film,i due protagonisti discutono nella versione originale di "Of human bondage", di William Somerset Vaughan, mentre in quella italiana viene citato altrimenti "Delitto e castigo" di Dostojevskij.Misteri del doppiaggio...;
come era abbastanza probabile prevedere,ha incassato di più fuori dall'America che dentro. Se infatti i comunque stupefacenti 100 milioni di dollari incassati in casa compensavano largamente i 33 milioni spesi per produrlo, i 227 totalizzati fuori portano il dark thriller di Fincher su una cifra totale di 327,facendolo diventare uno dei gialli di maggior impatto di sempre.


lunedì 19 aprile 2010



TOP GUN (Top Gun, USA 1986)

DI TONY SCOTT
Nel 1983 uscì un reportage sul periodico "California" sulla U.S. Navy Top Gun School.Il duo di produttori Don Simpson e Jerry Bruckheimer mise in cantiere il progetto puntando su un pubblico giovane, sull'onda di un neopatriottismo rilanciato dalla seconda elezione di Ronald Reagan come presidente degli Stati Uniti. La regia venne offerta,abbastanza arbitrariamente, a JOHN CARPENTER ("Halloween"), e al rifiuto di questi, ancora più curiosamente,venne chiamato DAVID CRONENBERG ("La mosca"),che rifiutò il film,lontanissimo dalla sua idea di cinema.Venne ingaggiato così l'inglese TONY SCOTT,che fino a quel momento aveva diretto solo l'horror "Miriam si sveglia a mezzanotte". Per disaccordi con i produttori, Scott venne licenziato per ben tre volte durante la riprese,ma sempre riassunto, e riuscì a finire il film;
CHARLIE SHEEN,ERIC STOLTZ,ROB LOWE,JOHN TRAVOLTA,SCOTT BAIO,ROBERT DOWNEY Jr. : questi i nomi presi solamente in considerazione per interpretare il protagonista Pete "Maverick" Mitchell.Chi invece rifiutò il film furono PATRICK SWAYZE,EMILIO ESTEVEZ,MATTHEW MODINE,NICOLAS CAGE,JOHN CUSACK,MATTHEW BRODERICK,SEAN PENN,TOM HANKS,MICHAEL J.FOX ,per poi prendere TOM CRUISE;
non che la coprotagonista femminile sia stata più facile da trovare. Le considerate per il ruolo furono DEBRA WINGER,MADONNA,OLIVIA NEWTON-JOHN,BROOKE SHIELDS,mentre prima di giungere a KELLY MCGILLIS la parte di Charlotte "Charlie" Blackwood rifiutarono l'offerta della produzione nomi come HOLLY HUNTER,TATUM O'NEAL,ALLY SHEEDY,JAMIE LEE CURTIS,JENNIFER GREY,MICHELLE PFEIFFER,GEENA DAVIS,DIANE LANE,LINDA HAMILTON. Lo stesso VAL KILMER tentò di non prendere parte alla pellicola,ma era sotto contratto con la Paramount e fu tenuto a recitare nel film;
data la forte carica propagandistica dell'operazione,la produzione conobbe altri rifiuti, come quello del cantante canadese BRYAN ADAMS di cedere i diritti della propria canzone "Only the strong survive",e del complesso TOTO per interpretare la title-track "Danger zone",poi incisa da KENNY LOGGINS;
il Pentagono comunque offrì piena collaborazione,a differenza che con altre pellicole.Il sostegno fu ripagato dalle numerose iscrizioni di matricole alle scuole di guerra aerea,il record dai tempi di Pearl Harbor!;
molti interpreti del film salirono effettivamente sugli F-14, e ANTHONY EDWARDS ("Goose") fu uno dei pochissimi che non vomitò per l'effetto del volo sui caccia;
la scena del primo bacio tra Maverick e Charlie era diversa nella sceneggiatura.Quando la donna,durante il litigio,dice al protagonista che non vuole che nessuno si accorga che si è innamorata di lui, egli avrebbe dovuto rispondere con una battuta. Cruise la dimenticò, e di puro istinto,baciò Kelly McGillis.Al regista Tony Scott piacque molto di più questa soluzione e decise di lasciare così la sequenza;
per ampliare il lato romantico del film (e venderlo meglio alle giovanissime spettatrici,ovviamente...) dopo le visioni-test si pensò di girare la scena della prima notte d'amore tra Maverick e Charlie, a riprese ormai ultimate da tempo. Ma Kelly McGillis era già impegnata su un altro set ed aveva cambiato colore di capelli,tingendoli più scuri:per questo,soprattutto, la sequenza è tutta virata ad un blu notte. Anche la scena dell'ascensore,in cui gli spettatori si aspettano un bacio che non arriverà, venne realizzata molto più tardi del resto del film,e sempre per il motivo di cui sopra, Kelly McGillis indossa il cappellino della Marina.Però,se ci si fa caso, Tom Cruise ha i capelli più lunghi che nelle altre scene;
Tom Cruise dovette imparare velocemente a condurre la moto,perchè non ci era mai montato sopra, e Maverick su due ruote è una cosa che contraddistingue molto il film;
nelle scene in cui sono insieme e in piedi Cruise e la McGillis, l'attore dovette indossare scarpe con i tacchi, essendo alto un metro e settanta contro il metro e settantotto di lei;
c'è un anacronismo "musicale" in un dialogo importante del film. Maverick,quando va a casa di Charlie per la prima volta,ascoltando "Sittin'on the docks of the bay" di Otis Redding,riconoscendola come la preferita della madre,dice che suo padre è morto in Vietnam nel 1965,e la genitrice subito dopo.Se la canzone è uscita nel 1968,era un pò difficile che lei la apprezzasse così tanto,essendo morta due o tre anni prima... ;
lo script originario prevedeva che la battaglia aerea finale si svolgesse nei cieli della Corea del Nord.Per evitare facili polemiche si scelse di non nominare alcun paese, genericamente ambientando lo scontro nei pressi dell'Oceano Indiano;
pare che Tom Cruise abbia voluto 200,ooo dollari addizionali per rigirare a torso nudo una scena nello spogliatoio;
il famoso giubbotto,vendutissimo dopo il successo del lungometraggio di Tony Scott,della Avirex non è quello che si vede nel film,bensì un giaccone di pelle della US Navy su cui vennero cucite 17 toppe;
un sequel del film, visti gli incassi enormi, venne ipotizzato prontamente,ma accantonato sia per il rifiuto di Tom Cruise di tornare a vestire i panni di Maverick,sia per la scarsa voglia del personale delle basi ad avere di nuovo una grossa troupe a riprendere i nuovi aerei da combattimento.Dopotutto,erano pur sempre segreti militari....;
ha raggiunto praticamente la stessa cifra di incassi sia all'estero che in patria, circa 177 milioni di dollari di incasso sia nel mondo che in USA,per un ragguardevole risultato di 363 milioni finali,divenendo il secondo film di assoluto successo del 1986,dietro soltanto al fenomeno "Mr.CROCODILE DUNDEE".



mercoledì 14 aprile 2010





ALIEN (Alien, GB 1979)



DI RIDLEY SCOTT



Il progetto "ALIEN", originariamente nato come "Star Beast", fu ideato dal regista WALTER HILL e dallo sceneggiatore DAN O'BANNON. Dopo averci pensato brevemente, Walter Hill pensò per dirigere la pellicola a ROBERT ALDRICH ("Che fine ha fatto Baby Jane?"),e JACK CLAYTON("Il grande Gatsby").Poi Hill preferì però affidare la regia all'emergente britannico RIDLEY SCOTT, reduce da un bel successo soprattutto di critica per il suo "I DUELLANTI": si occupò così della produzione del film, che,costato 11 milioni di dollari ne incassò 79 solo in America, per chiudere su un incasso mondiale di oltre 100 milioni del 1979;
per il cast, nel ruolo dello sventurato Kane,che diverrà l'ospite della mostruosa creatura aliena, era inizialmente stato scritturato JON FINCH("Frenzy"), perchè JOHN HURT ,dapprima contattato dalla produzione, aveva ormai firmato per girare un film in Sudafrica. Solo che il progetto venne annullato perchè il governo sudafricano che praticava l'apartheid ritenne la pellicola contraria al proprio operato, e Finch aveva grossi problemi diabetici.In fretta e furia Hurt rientrò in Inghilterra ed iniziò a girare "Alien".Mentre Ripley,eroina combattiva e sagace, doveva inizialmente essere impersonata da VERONICA CARTWRIGHT,ma Scott preferì dare la parte alla nuova attrice SIGOURNEY WEAVER, spostando l'altra nel ruolo di Lambert. Tuttavia, la Weaver si era giocata l'assegnazione di Ripley nientepopodimeno che con MERYL STREEP.Per quanto riguarda l'Alien, dovendo avere una struttura antropomorfa,ma di dimensioni maggiori di un uomo,venne ingaggiato BOLAJI BADEJO, un artista grafico incontrato in un pub da uno dei direttori di produzione. Badejo,un nigeriano alto due metri e diciotto centimetri,molto magro e dalle braccia fini, sembrò subito adatto ad indossare il costume dello spietato invasore extraterrestre;
la durata originale del film era di tre ore e dodici minuti;
Scott ed i produttori individuarono la forma del mostro in una scultura dell'artista svizzero H.R.Giger,che rielaborò la sua opera per disegnare l'Alien;
le uova di carne che contengono le creature che fecondano i malcapitati ospiti, non dovevano essere riempite di creazioni di gomma,ma di materiale organico perchè sembrassero più vere possibile:vennero adoperati allora cuori e stomaci di manzo, e per quella sorta di placenta che sta attorno allo pseudoaracnide che feconda Kane fu intestino di pecora;
secondo Ridley Scott,il meccanismo che apriva di scatto le uova di carne era in grado di spappolare una mano umana;
il regista non aveva informato gli interpreti su quel che sarebbe successo nella scena in cui Alien esce dal ventre di Kane per ottenere una reazione nervosa più genuina;
anche per il gatto Jones,che quando percepisce la presenza del mostro nella navicella,si irrigidisce impaurito e soffia furibondo,venne adottato uno stratagemma.Gli venne posto davanti uno specchio piuttosto grande,che non lasciava vedere all'animaletto che dietro ci fosse un pastore tedesco,e di colpo alzato.Il risultato è quello che si vede nel film;
l'astronauta gigantesco che i membri della "Nostromo" rinvengono e rappresenta un inascoltato allarme su ciò che li aspetta sul pianeta Acheron inizialmente riscontrò il parere avverso della Fox,che trovava dispendiosa quest'idea della sceneggiatura.Scott,memore del film di Mario Bava "Terrore nello spazio",del 1965;
il nome dell'astronave,"Nostromo", è dovuto all'amore di Ridley Scott per le opere di Joseph Conrad,anche se nel sequel "ALIENS" lo shuttle si chiama "Narcyssus" come un altro romanzo dell'autore di "La linea d'ombra";
vennero realizzate 130 uova aliene per la scena in cui i tre membri della "Nostromo" visitano l'astronave naufragata in cui sono annidati gli Aliens (e sotto lavora la Regina Madre,come sapremo nel seguito...);
la difficile scena della caccia ad Alien nei condotti dell'aria da parte di Dallas venne girata in un solo giorno,cosa insolita per una sequenza abbastanza complessa;
Scott stesso volle girare personalmente la scena della fuga sulla navicella d'emergenza con la camera a mano;
una sequenza impressionante fu tagliata e poi reinserita nel "director's cut" uscito anni dopo. Ripley scopre Dallas,suo comandante e amante, imprigionato nella vischiosa gelatina creata da Alien e fecondato dal mostro, proprio sul punto di partorire una nuova orrida creatura,ma ancora vivo, e lo finisce con il lanciafiamme. Si dice che la scena fu tolta per non togliere ritmo al film, ma è più probabile che sia stato fatto per non incorrere in divieti censori che avrebbero fatto perdere spettatori;
l'idea che il sangue dell'extraterrestre fosse acido che avrebbe corroso lo scafo dell'astronave venne al collaboratore RON COBB, perchè lo sceneggiatore Dan O'Bannon non riusciva a trovare un'adeguata soluzione ad una facile eliminazione del mostro con esplosivi o armi da fuoco e laser;
come per "Lo squalo", lo stratagemma di mostrare il meno possibile Alien, fu dettato soprattutto da motivi pratici,che alla fine hanno fatto guadagnare alla pellicola in termini di suspence vera e propria. Il fatto è che Scott temeva che il pubblico capisse facilmente che nel costume della creatura ci fosse un uomo e così si sarebbe persa tensione, o si rischiava un effetto comico involontario:decise che nessuna ripresa frontale dell'alieno ci fosse nel film, ma brevissime apparizioni;
Ash, il medico di bordo interpretato da IAN HOLM, che si rivelerà un traditore ed un cyborg,non compariva nella stesura originale della sceneggiatura;
la testa di Ash,divelta dal corpo a sprangate dal meccanico Parker ( YAPHET KOTTO),nel ricordo di Holm espresso in un'intervista, conteneva anelli di cipolla,uova di lompo,e spaghetti,mentre i tecnici degli effetti speciali dicevano che era riempita con frattaglie di pesce;
Ridley Scott ammise che aveva visionato tre film che ne avevano influenzato la realizzazione del film: "Guerre stellari", "2001:odissea nello spazio" e "NON APRITE QUELLA PORTA" ;
nella tripla bocca retrattile di Alien vennero usati,per crearla,anche preservativi atti ad elasticizzare il meccanismo;
durante la realizzazione,solo al creatore di Alien ed al suo "interprete",venne concesso di visionare riprese del film, per commentare e perfezionare i movimenti del mostro;
in un primo studio disegnato, Alien era fornito di occhi,ma Giger successivamente insistette sul fatto che ne dovesse essere sprovvisto,per renderlo ancora più minaccioso;
sia in Ungheria che in Israele, curiosamente, il film venne reintitolato "L'ottavo passeggero". Forse ancor più inquietante, giusto?;
costò 11 milioni, e 80 ne incassò solo in America,più 24 di incasso mondiale, per un totale di 104 definitivo.






domenica 11 aprile 2010




PER UN PUGNO DI DOLLARI ( I/ES/D,1964)


DI SERGIO LEONE


Anche se è considerato il propulsore di un filone lungo oltre un decennio come lo "spaghetti western",capace di un successo oltre ogni previsione, a sorpresa,con un regista non molto conosciuto, un cast praticamente senza nomi di peso (c'era il solo GIAN MARIA VOLONTE' conosciuto,presentato come "John Wells" per americanizzare il tutto....), non è proprio vero che "PER UN PUGNO DI DOLLARI" sia stato il primo western del cinema italiano:c'era stata una ventina di precedenti, ma di nessun successo,forse perchè erano fatti troppo male o non erano sufficientemente accattivanti o interessanti per attrarre il pubblico.Il soggetto è, va detto, preso letteralmente da "LA SFIDA DEL SAMURAI-YOJIMBO" di Akira Kurosawa, e se si vuole anche dal goldoniano "Arlecchino servo di due padroni";
SERGIO LEONE firmò il film con lo pseudonimo Bob Robertson (ed in effetti è un gioco di parole, suo padre aveva lavorato nel cinema facendosi chiamare Roberto Roberti),di Volontè abbiamo detto sopra, mentre ENNIO MORRICONE venne chiamato Dan Savio,sempre per rendere più internazionale l'appeal della pellicola,distribuita in vari paesi con successo;
la colonna sonora è uno dei motivi del grande riscontro di pubblico della critica, e Morricone elaborò una miscela di musica,suoni, voci, e l'indispensabile fischio del maestro Alessandro Alessandroni.Fu la prima collaborazione tra il regista ed il compositore;
come protagonista nel ruolo del pistolero senza nome (altrimenti ribattezzato Joe) venne proposto l'attore statunitense RICHARD HARRISON,già visto in "sandaloni" come "Perseo l'invincibile",ma non convinceva assolutamente il regista,che provò invece a contattare,non senza ambizione, HENRY FONDA, senza essere degnato di personale risposta. Leone valutò allora due degli interpreti de "I magnifici sette", JAMES COBURN e CHARLES BRONSON. Scartata questa ipotesi,l'autore propose alla produzione CLIFF ROBERTSON ("L'amaro sapore del potere"),ma gli venne fatto notare che il cachet del giovane attore sarebbe costato più o meno come l'intero film.Su un suggerimento esterno, a Leone viene fatta visionare una puntata del telefilm western "Rawhide",in cui recitava un attore alto e dinoccolato di nome CLINT EASTWOOD.Il regista romano ricordava che lo colpì l'indolenza che emanava un attore che per presenza scenica rubava l'interesse dello spettatore,e all'occasione sfoggiava una velocità di movimenti impressionante,che contrastava con la pigrizia resa evidente poc'anzi.Fu lui quindi il nome su cui puntare;
il titolo di lavorazione della pellicola fu "Il magnifico straniero", ma a tre giorni dall'uscita il regista cambiò idea e gli dette il titolo che conosciamo. CLINT EASTWOOD addirittura seppe la cosa tre settimane dopo,leggendone sul giornale di cinema Variety;
ci sono opinioni discordanti sulla creazione del look del pistolero interpretato da Eastwood.L'attore ha detto in varie interviste che fu lui stesso a procurarsi sia i jeans utilizzati che il poncho, mentre Leone raccontava di aver escogitato la mise col poncho per renderlo più robusto, e che il cigarillo,comunque sempre tenuto spento, era un particolare che Clint non amava,dato che era un convinto non-fumatore;
il set non era facile da gestire,in quanto c'erano problemi di lingua, essendo una coproduzione italo-spagnola-tedesca, e visto che Leone non parlava un acca di inglese, e tanto meno Eastwood di italiano, fu uno stuntman,Benito Stefanelli, a fungere da interprete tra i due;
fino al 1967 il film non è stato distribuito negli USA;
Clint Eastwood si portò dietro i medesimi stivali utilizzati nella serie "Rawhide";
nella "trilogia del dollaro",formata oltre che da questo film, da "PER QUALCHE DOLLARO IN PIU' " e "IL BUONO,IL BRUTTO,IL CATTIVO" gli attori che compaiono in tutte e tre le pellicole sono Eastwood, Stefanelli e Mario Brega;
Leone affermò che Volontè,pur scelto anche per il suo secondo film come cattivo, istrionicamente teatralizzava tutta la sua recitazione, enfatizzandola. Però questo,che poteva essere un difetto, servì invece a rendere l'aria da bambino viziato del malvagio antagonista. A sua volta l'attore milanese asseriva che aveva accettato di girare il film per coprire debiti messi su con un'ambiziosa ed infruttuosa messa in scena a teatro, "Il Vicario", confidando ad amici che per questo ruolo lo avevano "conciato come un matto". Tuttavia di Leone Volontè parlò bene negli anni a seguire,sottolineandone l'estro e l'approccio professionale:si dice che provasse ad instaurare rapporti amichevoli con Clint Eastwood, ma il problema della barriera linguistica frenasse le conversazioni;
"Per un pugno di dollari",dopo alcune poco incoraggianti anteprime e commenti scettici, venne proiettato al cinema "Odeon" di Firenze a fine Agosto '64, e in pochi giorni, grazie al tam tam degli spettatori, realizzò vere e proprie file al botteghino, creando un caso. Lo stesso Leone, con gli sceneggiatori, si precipitò nel capoluogo toscano per constatare la straordinaria risposta del pubblico alla pellicola,ed avviare così una robusta campagna distributiva. La stessa cosa avvenne anni dopo per il film d'esordio di Dario Argento, "L'uccello dalle piume di cristallo" che venne lanciato proprio dagli spettatori fiorentini;
il film fu a sorpresa il campione di incassi in assoluto della stagione cinematografica '64/65,realizzando, comprese riedizioni successive, un totale di 14,500 milioni di dollari di incasso.Non proprio un pugno di verdoni...







sabato 10 aprile 2010


FRANKENSTEIN (Frankenstein, USA 1931)
DI JAMES WHALE
Era già stati realizzato un adattamento dell'opera di Mary Shelley per il cinema, nei primi anni del Novecento:la materia era troppo potente perchè non venisse provata la suggestione da sceneggiatori e registi di provare a renderla per immagini, con una Creatura creata in laboratorio da esseri umani morti e riportata alla Vita dall'Uomo che si sostituisce alle divinità da sempre amate e temute. Dopo il successo del "DRACULA" di Tod Browning,la Universal Pictures mise immediatamente in cantiere una versione filmica di "FRANKENSTEIN",puntando sullo stesso protagonista, BELA LUGOSI:l'attore ungherese però voleva in tutti i modi che il personaggio parlasse,come in effetti fa nel romanzo. Ma il regista JAMES WHALE , nella sua visione, probabilmente riconosceva come maggiormente vulnerabile e degno di compassione un mostro privo della parola,e dopo una breve tenuta in considerazione di JOHN CARRADINE scelse a quel punto un interprete quarantaquattrenne ancora in cerca di un'occasione d'oro, il britannico BORIS KARLOFF;
il film è tratto sia dal romanzo originario della Shelley che da una versione teatrale di pochi anni prima dell'uscita del lungometraggio;
nel romanzo il barone e scienziato si chiama Victor Von Frankenstein, mentre nel film il nome muta in Henry, abbastanza discutibile per un cittadino svizzero dell'Ottocento... ;
la famosa scena in cui la Creatura in fuga incontra la bambina che coglie fiori di fronte ad uno stagno, nell'edizione americana si conclude con il mostro che guarda la pozza d'acqua e si muove verso la bambina,tagliata del frangente in cui la prende e la getta nell'acqua,annegandola senza rendersene conto,perchè l'aveva vista gettare le margherite e ne aveva seguito l'esempio,per fuggire poi impaurito e confuso;
nella creazione del make-up della Creatura, il truccatore JACK PIERCE utilizzò come unico riferimento rispetto alle pagine del romanzo la pelle tendente al giallo, e gli altri tocchi dati alla versione finale furono una sua invenzione;
le versioni successive non poterono sfruttare la forma data alla Creatura,ma inventarsene di nuove, perchè i diritti della maschera e del look erano di esclusiva proprietà della Universal;
quelli che solitamente vengono definiti "bulloni" e la Creatura ha nel collo,sono in realtà elettrodi,anche perchè altrimenti non avrebbero senso;
il film non potè essere proiettato inizialmente in Kansas,perchè in una sentenza di tribunale, "esibisce crudeltà e tende all'immoralità";
inizialmente la sceneggiatura prevedeva che il dottor Frankenstein desse il nome Adam alla sua Creatura,ma girando il film Whale decise di non mettere questa cosa, che avrebbe potenzialmente reso ridicolo,secondo lui, il film;
il laboratorio,compresi tutti i macchinari,vennero utilizzati quarantatre anni dopo per girare "FRANKENSTEIN JUNIOR",
le scarpe indossate da Karloff per impersonare la Creatura,e raggiungere la statura necessaria per incutere maggior spavento,pesavano 13 libbre ciascuna;
è stato il primo film in assoluto a utilizzare il "Castle Thunder",effetto sonoro brevettato e riproducente con veridicità il suono del tuono;
nella sceneggiatura originale il dottor Frankenstein moriva nell'incendio finale del mulino assieme alla sua Creatura,mentre venne optato poi per un happy ending, francamente non troppo convincente e ben diverso dall'originaria fine della storia della scrittrice.

mercoledì 7 aprile 2010






SIN CITY (Sin City,USA 2005)



DI ROBERT RODRIGUEZ e FRANK MILLER


FRANK MILLER è un mito,un vero rivoluzionario per chi ama il mondo dei comics. Ha ribaltato consolidate leggende del fumetto come Batman e DareDevil, ha alimentato lo spessore tragico dei personaggi che ha scritto e disegnato. "SIN CITY" fu una personale vittoria che venne eletta da subito vero e proprio culto:commercialmente non poteva vendere come i supereroi,ma rese benissimo l'idea della dimensione tra epica e tragedia del mondo milleriano. Per girare l'adattamento cinematografico, il fumettista e scrittore esordì come regista,lasciando gran parte del lavoro però all'esperto ROBERT RODRIGUEZ;
data anche la affollata schiera di personaggi principali e comprimari delle varie storie presentate nel film, la composizione del cast fu lunga e piena di cambiamenti.Ad esempio,il personaggio di Jackie Boy doveva essere di ADRIEN BRODY ("King Kong"),e venne considerato pure JOHNNY DEPP ma poi venne scelto BENICIO DEL TORO, CHRISTOPHER WALKEN o WILLEM DAFOE interpretare il breve ruolo del perverso senatore Roark successivamente assegnato a RUTGER HAUER, e MICHAEL DOUGLAS impersonare il duro detective Hartigan, alla fine interpretato da BRUCE WILLIS.Più incerta la scelta del cannibale e folle Yellow Kid:si fecero i nomi di STEVE BUSCEMI, troppo in là con gli anni però per il ruolo, e addirittura di LEONARDO DICAPRIO,che declinò l'offerta lasciando campo libero a NICK STAHL ("Terminator 3");
amico di Rodriguez, QUENTIN TARANTINO girò personalmente la sequenza in cui CLIVE OWEN e BENICIO DEL TORO sono in automobile insieme;
Miller e Rodriguez utilizzarono le tavole originali del fumetto come story-board (lo studio disegnato di inquadrature utilizzato solitamente dai registi,in generale);
la pistola utilizzata da Hartigan/Willis è una Beretta M93R modificata, stesso modello usato da Robocop nel numero 2 e 3 della serie del poliziotto cyborg:Frank Miller ha scritto le sceneggiature di entrambi questi sequels;
se vi sembra che la splendida JESSICA ALBA non vada esattamente a tempo durante la scena in cui danza (per i maschietti credo che il particolare non sussista...), è perchè Rodriguez nell'edizione finale della pellicola ha sostituito il brano con cui la sequenza è stata girata;
gli interpreti vennero scelti anche perchè fisicamente richiamassero i personaggi disegnati, ma il trucco pesante in molti casi(vedi Mickey Rourke,o Benicio DelToro)è parte integrante del carattere;
benchè compaia in tutte e tre le storie narrate, BRITTANY MURPHY("8 Mile") ha girato tutte le sue scene in un giorno solo;
i cadaveri nella pellicola sono 41,cifra abbastanza alta, anche per la forte truculenza dei metodi di omicidio;
a contare solo quelli che prende in faccia o sulla testa, il personaggio di Marv/Rourke subisce 21 botte nel suo episodio;
nel film si beve la fantomatica "Chango Beer", già presente nei film di Rodriguez "Dal tramonto all'alba" e "Desperado";
Mickey Rourke e Elijah Wood non si sono mai incontrati sul set,ma solo in post-produzione per finire il missaggio della parte sonora;
"Nessuna fuga,nessuna resa,nessuna pietà" è quello che Dwight/Owen dice a se stesso, e la stessa cosa che il narratore di "300" pronuncia ad un certo punto della pellicola:sempre Miller è il punto di unione tra le due produzioni;
le spade che si vedono nel film furono utilizzate nella scena degli 88 folli del primo "Kill Bill" e fanno parte della personale collezione di oggetti da set di Tarantino,che tiene in un suo garage;
tra i due compari Rodriguez e Tarantino c'era un patto:il primo compose delle musiche per la seconda parte di "Kill Bill" per la simbolica ricompensa di 1 dollaro, il secondo girò la sequenza di cui sopra per il medesimo prezzo;
è costato 40 milioni di dollari, e benchè la prima settimana di programmazione negli States abbia esaltato la produzione, il risultato finale in patria non ha superato i 74 milioni,cifra importante ma neanche il doppio dello sforzo economico realizzato, e quindi,per le leggi del cinema,poteva essere definito un fiasco. Ma all'estero il film ha venduto bene, e gli 84 milioni totalizzati nelle casse degli altri paesi hanno creato un incasso finale generale di 158 milioni,facendo mettere così in cantiere un "SIN CITY 2".






CACCIA A OTTOBRE ROSSO (The hunt for the Red October,USA 1990)

DI JOHN MCTIERNAN

I romanzi di Tom Clancy,vendutissimi, hanno sollevato l'entusiasmo di molti lettori,che vi hanno trovato l'azione degli autori alla Ludlum con la competenza di spiegazioni esaustive sul funzionamento di armi e tecniche sia di guerra che di spionaggio.Personalmente,ho provato a leggerli, ma sia la mancanza assoluta di ironia,che una certa aria tronfia inclinata al reazionario hanno smorzato ogni mio potenziale tentativo di divenire un Clancy-fan. Il primo libro dello scrittore a tradursi in film è stato "La grande fuga dell'Ottobre Rosso", con produzione corposa a cura della Paramount.Per quanto riguarda il cast,la scelta iniziale per il comandante Marko Ramius venne scelto KLAUS MARIA BRANDAUER("La casa Russia"),ma l'attore austriaco si ruppe una gamba e consigliò i produttori di puntare su SEAN CONNERY.Il quale da principio declinò il copione perchè riteneva che la storia fosse obsoleta,visto come stavano procedendo le cose, tra crollo del muro di Berlino, fine dei regimi dell'Est e disgelo tra USA e URSS:la major concordò che l'ambientazione nei primi anni Ottanta fosse ben marcata all'inizio del film e Connery a quel punto accettò la parte. HARRISON FORD ha segnato la serie:infatti, quando questi rifiutò il ruolo di Jack Ryan, venne proposto a KEVIN COSTNER,che non accettò e passò la mano all'allora rampante ALEC BALDWIN.Ford si calò nei panni di Ryan nel successivo "Giochi di potere" e poi in "Sotto il segno del pericolo",prima di cedere il passo alla versione più giovane impersonata da Ben Affeck in "Al vertice della tensione". Il regista JOHN MCTIERNAN invece,per dedicarsi a questo film, rifiutò di girare il numero 2 di "Die Hard";
la parrucca utilizzata da Sean Connery per interpretare Ramius costò 20,000 dollari dell'epoca;
il modello del sommergibile Ottobre Rosso utilizzato per le scene sott'acqua,in realtà non è mai stato immerso in alcunchè.L'effetto liquido delle riprese fu ricreato digitalmente da un computer;
Sean Connery,prima di cominciare a recitare,ha fatto parte della Royal Navy,mentre Scott Glenn è stato per tre anni nei Marines;
all'inizio del film i dialoghi sono in russo,dato che si svolgono sul sommergibile sovietico,fino a che viene pronunciata la parola "Armageddon", dalla quale in poi i personaggi parlano in inglese;
nel finale Jack Ryan ha accanto a sè sull'aereo un orsacchiotto di peluche da portare in regalo alla figlia.E' il medesimo che John McClane ha con sè all'inizio di "Trappola di cristallo";
JOHN MILIUS ha lavorato alla sceneggiatura,non accreditato ufficialmente;
costato 30 milioni di dollari, ne ha portati a casa 200, suddivisi in 122 sul suolo nazionale, e 78 in giro per il mondo.


martedì 6 aprile 2010



1997:FUGA DA NEW YORK (Escape from New York, USA 1981)

DI JOHN CARPENTER

Il progetto nacque a fine anni Sessanta, ed era stato buttato giù per farlo interpretare alla neostar CLINT EASTWOOD,che però rimase intonso per anni, finchè JOHN CARPENTER, reduce dai successi orrorifici di "HALLOWEEN", "FOG" ambiva tornare al primo amore,la fantascienza,con la quale aveva esordito realizzando "DARK STAR" nel 1974:riscritto parzialmente, fece il nome dell'amico KURT RUSSELL per interpretare il duro protagonista della pellicola. I produttori,consci del fatto che Russell era conosciuto come giovanissima star dei film Disney per famiglie, non lo reputavano credibile nei panni laceri del criminale antieroe Plissken, e offrirono al regista i nomi di TOMMY LEE JONES e CHARLES BRONSON. Carpenter non accettò Jones perchè non lo convinceva in quel ruolo, e Bronson per via dell'età non proprio verde dell'interprete:NICK NOLTE e JEFF BRIDGES vennero contattati,ma rifiutarono il ruolo.Brevemente fu considerato anche KRIS KRISTOFFERSON,reduce però dal disastro economico de "I cancelli del cielo" e per questo poco appetibile a livello commerciale;fu così scritturato proprio l'attore che il regista voleva assolutamente nel suo film,Russell;
il personaggio del taxista Cabbie,interpretato da un allegro ERNEST BORGNINE, fu inventato dal co-sceneggiatore Nick Castle, che ideò il colpo di scena finale,memorabile chiusa del film;
Carpenter presentò il progetto alle case di produzione a metà anni Settanta, ma non riscontrò interesse perchè il soggetto era giudicato troppo cupo.Il successo mondiale di "Halloween" cambiò le cose, facendogli riscuotere la fiducia dei produttori;
"Fuga da New York" costò circa 7 milioni di dollari, il budget più alto fino ad allora a disposizione del regista, e incassò nei soli USA oltre venticinque milioni.Dato che una legge consolidata del cinema dice che se si incassa tre volte ciò che si è speso, si può pensare di aver fatto un film di grande successo, facile trarre le conclusioni.... ;
il direttore della fotografia Dean Cundey utilizzò lenti particolari per far risaltare il massimo della luminosità possibile per un film girato praticamente di notte per intero;
il film ebbe un impatto notevole anche nel mondo del cinema, generando B-movies a profusione,che prendevano evidentemente a modello l'avventura di Plissken nel quartiere-carcere di Manhattan;
numerose le trovate di effetto,come i lampadari montati sull'automobile del boss del crimine "Il Duca", e le pistole utilizzate per impiantare le microcapsule di veleno nelle vene del protagonista,in realtà delle normalissime pistole utilizzate in cosmesi per forare le orecchie;
DONALD PLEASENCE mise molto impegno nella caratterizzazione del presidente degli Stati Uniti, suggerendo a Carpenter un espediente per giustificare l'accento britannico del personaggio, inventando una giovinezza passata a studiare in Gran Bretagna,ma il regista non ne volle sapere.Inoltre l'attore inglese tenne conto della sua esperienza di prigioniero di guerra per esprimere la tensione del presidente tenuto in ostaggio;
nell'originale il nome del protagonista è "Snake" (Serpente) Plissken per via del cobra tatuato sul ventre,mentre in Italia, probabilmente per ragioni di doppiaggio,si preferì chiamarlo "Jena";
la benda sull'occhio di Plissken fu un'idea di Kurt Russell;
Carpenter convinse l'amministrazione di St.Louis,dove la maggior parte degli esterni vennero girati a staccare la corrente per dieci isolati onde avere la necessaria oscurità;
la sequenza dello scontro sul ring tra Jena Plissken e l'irsuto campione del "Duca" causò a Kurt Russell una ferita per l'eccesso di foga dell'attore che interpreta il colosso,OX BAKER, il quale venne pesantemente redarguito da Russell,al punto da far intervenire personale della troupe per calmare l'attore di "GROSSO GUAIO A CHINATOWN";
la scena della rapina nella quale Plissken viene arrestato all'inizio della storia è stata girata,ma successivamente non inserita nel film perchè Carpenter voleva che si entrasse subito nel vivo del racconto;
per la sequenza del volo in deltaplano su Manhattan venne utilizzato un plastico,successivamente ridipinto e riutilizzato per "BLADE RUNNER";
John Carpenter era stato contattato per girare "PHILADELPHIA EXPERIMENT", ma il successo dei due horror di fine anni Settanta gli permise di avere mano libera per realizzare questo suo progetto,abbandonando l'altro,girato poi tre anni dopo da un altro regista;
per Kurt Russell è il miglior film a cui abbia mai preso parte;
incassò 25 milioni di dollari dell'epoca,quindi non esattamente uno "smash-hit" come vengono chiamati i film che registrano record di incassi. Crebbe però come cult quasi subito,divenendo in breve uno dei lungometraggi più amati dai giovani, riproiettato in rassegne di fantascienza e visioni secondarie, con ottimo successo nelle programmazioni in tv.